Petrucci, da S.Elpidio alla Samb: "All'Elpidiense 5 anni bellissimi"
Il centrocampista 18enne, cresciuto nel settore giovanile della città fino alla Juniores, milita nella Berretti del club rossoblu di Lega Pro
SANT'ELPIDIO A MARE. Dall'Elpidiense Junior alla Samb. E' il percorso di crescita di Matteo Petrucci (foto), 18 anni, centrocampista elpidiense della Berretti Nazionale della Sambenedettese Calcio. "Come inizia la mia passione per il calcio? All’età di 5 anni mi sono affacciato allo sport facendo ginnastica artistica, poi vedevo i miei amici che giocavano a calcio e che si divertivano molto. Cosi ho deciso di provare e da li è iniziato tutto…".
Petrucci, che ricordi hai all’Elpidiense Junior? Quali insegnamenti ti porti dietro?
"Con l’Elpidiense mi sono trovato benissimo e ho solo che ricordi positivi. Ho passato 5 anni bellissimi dai Pulcini fino agli Allievi - Juniores. Quello che porterò sempre con me è di sicuro di essere sempre umile e di dare il massimo in ogni cosa che faccio".
Com’è arrivata la chiamata della Sambenedettese?
"Nell’estate del 2014 mi hanno chiamato per un torneo estivo dove ho ben figurato e nell’estate successiva c’è stata la chiamata ufficiale, che francamente un po’ mi aspettavo. Il passaggio alla Samb mi ha permesso di entrare a contatto con una nuova realtà, un po’ più grande rispetto a quella di Sant’Elpidio. All’inizio ci ho messo un po’ per ambientarmi ma poi è filato tutto liscio e mi sono trovato bene con tutti".
Quali differenze sostanziali hai notato rispetto all’Elpidiense?
"Ci alleniamo dalle 4 alle 5 volte a settimana più la partita nel weekend. Si cura moltissimo la parte atletica, alla quale solitamente sono dedicate le sedute del lunedì / martedì. Durante gli allenamenti dobbiamo dare sempre il massimo e comportarci in modo impeccabile perché la concorrenza è spietata e per finire in panchina ci vuole veramente poco".
Descrivici questi due anni a Sambenedetto…
"Lo scorso anno con gli Allievi Regionali è stata un annata molto positiva disputando il campionato sempre
da titolare e conseguendo il titolo a livello regionale. Quest’anno invece ho fatto parte della Berretti Nazionale (Lega Pro) ed è andata un po’ meno bene sia personalmente che a livello di squadra. Posso dire comunque che è stata un esperienza gratificante perché ci ha permesso di confrontarci con tante società a livello nazionale come Modena, Reggiana, Venezia, Sassuolo, Padova …solo per citarne alcune".
Durante gli allenamenti con la prima squadra, cosa cerchi di osservare maggiormente per imparare e fare tesoro di quei momenti?
"Tra noi e la prima squadra c’è una differenza pazzesca, se noi andiamo a 100km/h…loro vanno a 1000! Quello che guardo è la semplicità con cui giocano, perché non cercano di fare le cose più difficili ma le cose facili che si rivelano le più concrete".
C’è un giocatore a cui ti ispiri, che cerchi di imitare in campo?
"Giocando da mediano davanti la difesa se devo nominare un calciatore in attività mi ispiro molto a Radja Nainggolan. Un giocatore a mio parere eccezionale che in campo dà sempre il massimo".
Terminata questa stagione, che ambizioni hai per la prossima?
"Quello che so per certo è che tutto il nostro gruppo della Beretti Nazionale sarà ceduto in prestito per un anno in una squadra di serie D o Eccellenza a fare esperienza. Non ho un pensiero fisso su dove andare. La mia idea è sicuramente di giocare e farmi valere in qualsiasi squadra in cui militerò".