SERIE D. Il girone F è una incognita. Soluzioni con 18 o 20 squadre?
Le 6 marchigiane al centro di un incrocio intricatissimo per la composizione del girone insieme a romagnole, abruzzesi, molisane e umbre. Scenari apertissimi e almeno tre soluzioni. Scongiurato (almeno sulla carta) il rischio Bari
Se la Serie C è sicuramente rimandata al prossimo 2 settembre (decisiva sarà la riunione del prossimo 22 agosto in Lega Pro) non può di certo sorridere la Serie D che attende di conoscere l'organico definito e dunque anche i gironi. Tempi lunghissimi ma inevitabili, considerando tutto quello che sta succedendo nella calda estate del calcio italiano. Molto dipende dalle situazioni delle big catapultate in Serie D. Il Modena era noto da tempo ma insieme ai canarini nelle ultime ore ecco ad esempio la nuova Reggiana e il Bari targato De Laurentis: budget da oltre tre milioni di euro che potrebbe raddoppiare nel caso questa mattina il colloquio tra il sindaco barese e Fabbricini porti ad una riammissione in C dei galletti. Molto improbabile mentre un Bari in D complicherebbe la costruzione dei gironi, operazione quest’anno molto complessa. La tendenza che si apprende è quella di non inserire, anche se i precedenti raccontano di situazioni diverse, le big in sovrannumero nel medesimo girone. Ecco dunque che Reggiana e Modena andrebbero in gironi differenti di certo mentre diverso è il discorso per l’RC Cesena che riparte dalla matricola del Romagna Centro. Possibile pensare ad un Modena nel medesimo girone dei bianconeri anche se in terra di Romagna sembrano aver avuto rassicurazioni che questo non avverrà. Quindi Rc Cesena con le marchigiane? E’ una delle possibilità. In totale sono 5 le romagnole considerando anche il San Marino che diventano 6 considerando anche il Classe, la squadra di Ravenna che eliminò ai playoff di Eccellenza proprio il porto D’Ascoli. Facendo due conti potrebbe essere un girone da 18 con le s6 romagnole (Classe, Rc Cesena, Savignanese, Forlì, Sammaurese e Santarcangelo), 6 marchigiane (Castelfidardo, Jesina, Matelica, Recanatese, Sangiustese, Montegiorgio) e le 6 abruzzesi (SN Notaresco, Real Giulianova, Pineto, Francavilla, Avezzano, Vastese). Ipotesi possibile ma nella quale vanno considerate almeno un paio di soluzioni alternative.
Le tre molisane. Sono Isernia, Campobasso, Agnonese e la questione principale riguarda proprio la “Città delle Campane” che ha uno stadio senza barriere, unico al sud. Per questo l’Osservatorio Nazionale ha sempre insistito con il Comitato Interregionale per evitare che l’Agnonese fosse inserita con le squadre pugliesi, evitando dunque molte gare a porte chiuse per ordine pubblico. Sarà confermata questa tendenza o ci saranno novità dovuta anche alla particolarità dell’organico di Serie D? Fosse confermate le molisane tornerebbero a giocare con abruzzesi e marchigiane.
Chi completerebbe il girone F? Si andrebbe dunque alla conformazione dello scorso anno con Marche, Abruzzo e Molise per un totale però di 15 squadre, numero insufficiente che ha bisogno di una integrazione. Già detto che a Sud (pugliesi) non si può guardare per ordine pubblico, restano due sole possibilità. Un girone da 20 con le cinque romagnole (il Classe andrebbe in questo caso nel girone B) che comporrebbe un aumento delle giornate (ben 38) e almeno 4-5 turni infrasettimanali per una stagione massacrante. Altra ipotesi quella delle 18 squadre con l’inserimento delle tre umbre ovvero Trestina, Bastia e la neo-ripescata Cannara con maerchigiane, abruzzesi e molisane. Altra ipotesi che potrebbe non essere scartata quella delle 6 romagnole, insieme alle marchigiane e alle umbre per un totale di 15 con il girone che potrebbe essere completato a nord o sud con l’allargamento ad alcune squadre emiliano romagnole o alle abruzzesi della parte nord della regione per arrivare a 18. Ultima soluzione possibile quella "Adriatica" definiamola così con le 6 romagnole, le 6 marchigiane e le 6 abruzzesi tutte insieme: in questo caso "escluse" umbre e molisane ma con incognita dell'ordine pubblico per queste ultime. Tante le proiezioni che circolano e le ipotesi da fare: di certo una situazione molto complessa per la quale i prossimi giorni saranno assolutamente decisivi e le tappe sono ben chiare. Innanzitutto definire l’organico completo (venerdì potrebbe essere giornata decisiva) e poi il via ai gironi. Va ricordato che il 19 agosto si gioca la prima gara ufficiale con il turno preliminare di Coppa Italia. Tra soli 11 giorni: vietato dunque scherzare con il fuoco!
Nella foto i tecnici delle marchigiane nella prossima Serie D: Ciampelli (Jesina), Pazzaglia (Castelfidardo), Tiozzo (Matelica), Alessandrini (Recanatese), Senigagliesi (Sangiustese), Paci (Montegiorgio)