ALESSANDRO GABRIELLONI. Spunta la sua prima intervista del 2010
Giocava nella Juniores Nazionale della Jesina, oggi è tra i protagonisti del Como in Serie B

Spunta in queste ore la prima storica intervista rilasciata (a Jesi, nel lontano 2010) dall’allora ‘sconosciuto’ Alessandro Gabrielloni (attuale bomber del Como in Serie B). Un giovanissimo goleador che militava nella Juniores Jesina Nazionale di mister Stefano Belardinelli (Jesi è la sua città natale) nel 2010 (ai tempi della Serie D). Ecco il materiale raccolto (‘rispuntato’ da un computer d’epoca) dal giornalista di Jesi (An) Daniele Bartocci, il primo ad intervistarlo in esclusiva a Jesi in quei tempi per l’house-horgan ufficiale ’11 Leoni’ della Jesina Calcio (club di cui Bartocci fu anche addetto stampa). Una serie di articoli emozionanti, con particolare riferimento al periodo 2010-2011.
“GABRIELLONI JUNIOR: UN TALENTO PER LA JESINA DEL FUTURO”, il titolo dell’articolo pubblicato sull’house-organ ufficiale ’11 Leoni’ della Jesina Calcio nell’ottobre 2010. Un’intervista rilasciata 14 anni fa dal giovane bomber al giornalista Daniele Bartocci (vincitore di vari premi come il Premio Renato Cesarini, Myllennium Award e 100 Eccellenze Italiane 2023). L’articolo recitava così:
Chi l’avrebbe mai detto… Alessandro “Alex” Gabrielloni, fratello del celebre “Tommy”, da questa estate è il nuovo talento della Juniores Jesina di mister Stefano Belardinelli… Nato a Jesi il 10 luglio, classe 1994, Alessandro ricopre praticamente la stessa zona del campo di “Tommy”, volto molto noto a livello calcistico nella piazza jesina. Alex viene definito dagli addetti ai lavori del settore giovanile leoncello come una seconda punta rapida, che all’occorrenza riesce a spostarsi sull’esterno in un 4-3-3 non poco offensivo. Fluidità, caparbietà e soprattutto duttilità lo caratterizzano. Una promessa cristallina per la Jesina del prossimo futuro. Gabrielloni junior (Alessandro Gabrielloni) ha cominciato a calciare sin da piccolissimo, nell’Aurora e nell’Aesina (società sportive entrambe della Città di Jesi), poi il dirottamento in Ancona. Solo questo il “difetto”, almeno così si descrive… “Il mio passaggio da Ancona è Jesi è coinciso con il fallimento dorico… Come si suol dire… Mi è passata la voglia…”. Sorriso sulle labbra naturalmente per il giovane jesino. In realtà, con gli “eterni rivali” ha vissuto momenti indelebili, sono stati due anni importantissimi della sua carriera calcistica. In Ancona è riuscito a mettersi in luce grazie a volontà e sacrificio e nel campionato appena concluso ha fatto rilevare un bottino consistente: quasi trenta timbri complessivi negli Allievi Regionali, un sigillo con quelli nazionali, squadra con cui ha militato negli ultimi due mesi.
Alcuni esperti lo paragonano già al fratello, ma Alessandro non se la sente di rispondere: “E’ un confronto affrettato, è molto difficile rispondere dato che Tommaso ha fatto grandi cose qui nelle Marche. Cercherò di eguagliarlo, ma non sarà certamente facile. L’importante a mio avviso è non sentire un eccessivo carico sulle spalle, anzi avere “Tommy” in famiglia rappresenta uno stimolo in più per incrementare la performance personale”. Il suo sorriso “emana” non solo speranza, ma anche promesse: “Farò del mio meglio… Non deluderò gli appassionati di calcio”.
Il piccolo talento continua: “Sento la fiducia di tutto l’ambiente bianco-rosso, il mister Juniores e i compagni mi vogliono bene e mi rispettano sempre, anzi a dir la verità talvolta mi canzonano dato che sono il più piccolo dell’organico”. Parlando di Juniores Jesina, fiducia e positività non mancano affatto al baby leoncello. Del resto l’avvio è confortante: “Abbiamo una truppa forte e attrezzata. I miei ‘colleghi’ hanno potenzialità individuali indiscusse e daranno sempre il massimo per questa divisa, contribuendo, ciascuno con le armi del proprio repertorio, a rafforzare ancora di più questa ossatura già solida e sempre concentrata in ogni dettaglio. E’ ovvio che dobbiamo migliorare e perfezionare gli ingranaggi impostati dal mister, ma siamo a buon punto… Cercheremo di arrivare il più in alto possibile, sempre mantenendo quella qualità indispensabile che è la costanza… Sono sincero e nello stesso tempo convinto… Possiamo farcela!!! Un’atmosfera, quella che si respira nel territorio di Federico II, che “Alex” definisce fantastica: “Sono molto colpito dall’organizzazione e dal clima di Jesi che è la piazza dove sono nato e cresciuto. Per concludere, è opportuno citare un fatto significativo: contro la Sambenedettese, al debutto lontano dall’Esino, erano presenti il Presidente Marco Polita, Augusto Bonacci e altri dirigenti della società leoncella. Emblema di una famiglia che supporta in modo perfetto il settore giovanile, specialmente la Juniores dalla quale escono giovani davvero interessanti””.
