S.A. Castelfidardo, il senso di un vivaio per Bufarini: il sociale
L'istruttore punta al suo ruolo anche per dare una mano alla comunità e vivere il presente dei tanti giovani della sua città
CASTELFIDARDO. Il senso di lavorare in un settore giovanile: l'aspetto sociale. E' originario di Portorecanati ma vive e lavora a Castelfidardo Ciriaco Bufarini (foto sotto), patentino Uefa C in tasca, ex calciatore dilettante, da tre stagioni nello staff tecnico della società S.A. Castelfidardo. "E' un modo per stare in mezzo ai giovani, capire le loro esigenze e il presente che vivono. Il mio ruolo di istruttore, al di là dell'aspetto calcistico, vuole avere anche una funzione sociale e mi piace contribuire con questa mia passione al bene della comunità. Il calcio è uno sport che fa bene al corpo e alla mente e tiene lontani da cattive tentazioni".
Bufarini, insieme ad altri tre istruttori coordinati da Damian Xavier Fernando (vedi articolo), si occupa degli Esordienti 2006. "Sono ragazzi molto preparati, davvero in gamba, io li seguo da quando erano Pulcini".
Al Torneo Elite Fair Play Under 13, in attesa della fase regionale, gli Esordienti 2006 della S.A. Castelfidardo sono tra i primi quattro classificati insieme a Junior Jesina, Nuova Real Metauro e Nuova Folgore.
Bufarini elogia la società e un vivaio di oltre 300 ragazzi: "E' una società giovane e sta bruciando le tappe, siamo Scuola Calcio Elite, lo staff tecnico è preparato, fra noi c'è collaborazione e rispetto, si fanno tante riunioni... in mezzo al campo sperimentiamo metodi nuovi e diversi, calcisticamente parlando siamo all'avanguardia".