Gare l'11 Aprile: sale la protesta. Ma si può giocare di giovedi?
Le date del Torneo delle Regioni hanno portato all'anticipo della penultima gara di campionato in programma in Promozione. Essendo un giorno lavorativo, molti addetti ai lavori si troveranno in grosse difficoltà
Probabilmente la maggior parte degli appassionati del calcio dilettantistico e dei dirigenti delle squadre non si erano accorti di un piccolo fatto che, con l'approssimarsi del finale di stagione, sta mettendo in un certo allarme molti addetti ai lavori. Viste le date del “Torneo delle Regioni” che si svolgerà a Matera in Basilicata dal 12 al 19 Aprile, il Comitato Regionale ha predisposto al momento della compilazione del calendario, che le gare relative alla 31^ giornata del campionato di Eccellenza e alla 29^ di quello di Promozione, abbiano luogo giovedi 11 Aprile. Nel caso del massimo torneo regionale, essendoci ancora 3 gare da disputare, le società che si trovassero in difficoltà potrebbero, in teoria, accordarsi e giocare il sabato. Il problema sorge per il campionato di Promozione dove è in programma la penultima giornata e visto che, in base alle norme, le ultime due gare devono essere concomitanti, tutte le società si troveranno a disputare delle partite, probabilmente decisive, alle ore 16,00 di un giorno lavorativo. Senza contare che anche la giornata successiva è stata anticipata a giovedi 25 aprile, ma trattandosi in questo caso di un giorno festivo, la cosa è passata come abbastanza normale, anche se non si comprende perchè non si possa giocare nel fine settimana.
Abbiamo ricevuto in questi ultimi giorni un numero elevatissimo di telefonate e messaggi da parte dei dirigenti, ma anche dagli stessi tifosi delle squadre di Promozione, che evidenziavano tale problema. Ci facciamo pertanto portavoce di tutta una serie di realtà, che chiedono ad alta voce una soluzione a questa che da molti viene considerata come un'anomalia.
Probabilmente il Comitato Regionale non poteva fare altrimenti, dovendo rispettare le date dell'evento a carattere nazionale e le esigenze delle società che dovranno rinunciare in quel periodo a dei calciatori convocati dai selezionatori per la manifestazione.
Resta il fatto che costringere delle società dilettantistiche a giocare delle gare decisive il giovedi pomeriggio, resta una forzatura piuttosto forte, in considerazione anche del delicato periodo che tutto il nostro paese sta attraversando sotto il profilo lavorativo, specie per i più giovani. La domanda ora è: come se ne esce? Sarà possibile trovare una soluzione che possa venire incontro alle esigenze di tutti? Crediamo che non sarà una cosa semplice, ma siamo anche del parere che un tentativo di soluzione vada portato avanti.