Giovane Offagna SBA, Zhupa: "Lavoreremo duro per il bene dei ragazzi"
Intervista al nuovo coordinatore del settore giovanile presieduto da Alessandro Andreoli
OFFAGNA. Una scelta importante, pensata, per qualcuno coraggiosa ma sicuramente entusiasmante. Il nuovo responsabile tecnico e coordinatore degli allenatori della Giovane Offagna San Biagio Anconitana è Sokol Zhupa (nella foto con il presidente Alessandro Andreoli), 30enne albanese ma italiano d’adozione. Molto giovane diranno alcuni per un ruolo simile, alla sua prima esperienza da coordinatore, ma già con un bagaglio alle spalle invidiabile. Non solo studi e formazione appropriata, ma anche esperienze di 7 anni come allenatore di settore giovanile in società importanti fino addirittura alla Cina, dove dal 2017 ha potuto imparare molto a livello professionale e umano. E poi, motivo in più per sceglierlo, è stato averlo già avuto in squadra, come allenatore dei più piccoli tre anni fa. Il suo entusiasmo, la sua mania per il calcio e la sua preparazione hanno fatto la differenza e saranno da stimolo a tutti per migliorarsi ancora. Ecco perché il presidente Alessandro Andreoli ha voluto lui, per lasciare spazio alle idee dei giovani, giovani preparati e qualificati e al contempo affidabili e noti all’ambiente biancorossoblù. Ecco dunque Zupha nell’intervista di bentornato alla Giovane che è anche quella di esordio come responsabile tecnico.
Sokol, intanto bentornato alla Giovane Offagna San Biagio. Raccontati a chi non ti conosce ancora: anni, studi, passioni, esperienze lavorative.
“Ho 31 anni a settembre, sono nato a Valona in Albania ma da 20 anni vivo ad Osimo. Passioni oltre ad essere fanatico di calcio, mi piace viaggiare e conoscere il mondo. Come formazione, ho studiato scienze motorie all’Università di Urbino e poi ho fatto la specialistica in scienze dello sport. Come allenatore di settore giovanile sono stato tre anni a Fermignano, poi un anno a Castelfidardo, uno con la Giovane Offagna San Biagio, due in Cina ed ora eccomi qua, sono tornato a casa”.
Partiamo dall’ultima esperienza di quasi due anni in Cina, raccontaci a fare che cosa e che cosa hai imparato.
“Sono andato a fare una esperienza grazie ad un mio amico che mi aveva informato di una agenzia che cercava allenatori italiani per insegnare calcio nelle scuole e negli asili. Sono diventato dopo tre mesi referente locale di questa compagnia. E’ stata una esperienza molto formativa, ho imparato tantissimo, compresa una nuova cultura, in Cina è tutto un altro mondo”.
Come mai sei tornato in Italia e hai scelto di accettare l’offerta della Giovane Offagna San Biagio?
“Sono tornato perché ok, in Cina esperienza bellissima, ma nella città dove stavo, Chengdu, non c’era possibilità di crescita individuale come allenatore ed è per questo che sono voluto tornare in patria. Credetemi, mi sono confrontato con allenatori spagnoli ed inglesi ma la nostra preparazione non ha eguali, il livello italiano è più alto e sono ritornato per continuare a formarmi”.
Da quando eri istruttore dei Piccoli Amici della Giovane Offagna San Biagio sono cambiate tante cose, come la nascita della squadra Allievi, la gestione dello stadio Vianello e l’accordo con l’Anconitana: cosa ne pensi di queste novità e come hai ritrovato la società rispetto a quando l’hai lasciata?
“Noi avevo dubbi che la società sarebbe cresciuta. Quando parlai con Alessandro Andreoli la prima volta, ormai 3 anni fa, ho visto in lui una persona molto concreta, sincera e determinata. Sono contentissimo di come sono andate le cose in mia assenza, perché questo accordo con l’Ancona fa capire che in due anni i dirigenti hanno lavorato molto bene”.
Il presidente Andreoli ti ha affidato due gruppi come istruttore ma soprattutto ti ha voluto come coordinatore tecnico del settore giovanile. E’ la tua prima esperienza in questo ruolo di grande responsabilità: che aspettative hai?
“Durante i miei due anni in Cina con Alessandro ci siamo continuati a sentire. Dopo che ho lasciato la Giovane non ho chiuso i rapporti, anzi, la nostra amicizia si è rafforzata anche di più. Sono molto concento della sua proposta, allenare due gruppi e fare il responsabile tecnico della società è un compito difficile e stimolante, per me è la prima volta con questo ruolo, ma durante la mie esperienze passate ho avuto bravissimi coordinatori, dai quali ho imparato molto. Lavorerò durissimo per non deludere le aspettative. Poi sono stato fortunato, perché in Cina ho conosciuto anche l’allenatore di Cristiano Ronaldo e Luis Figo che aveva il massimo incarico dell’agenzia e da lui ho imparato, tanto che in seguito anche io ho assunto un ruolo di coordinamento a Chengdu”.
Un messaggio che manderesti a tutto lo staff tecnico come nuovo responsabile?
“Se lavoriamo uniti e collaboriamo tra di noi cresceremo molto non solo a livello di società ma anche individuale”.
E invece cosa diresti alle famiglie dei ragazzini biancorossoblù?
“Ai genitori dico di essere felici di portare i bambini a fare calcio, molti bimbi non vogliono fare sport ma è importante nella crescita. E poi durante le partite chiedo ai genitori di incoraggiare sempre i bambini, dare loro messaggi positivi e se c’è qualcosa che non va di parlare direttamente con me per trovare soluzioni. Di darci fiducia e lasciarci lavorare per i loro figli”.
Quali saranno i punti di forza della Giovane?
“La forza è la società stessa, composta da persone fantastiche, con i loro pregi e difetti ma tutte quante tengono molto alla crescita dei ragazzi”.
Inizio attività?
“Il mio gruppo dei Giovanissimi ha iniziato ieri 5 agosto. Faremo preparazione di una settimana e poi riprenderemo il 19. Gli Allievi iniziano il 21 agosto mentre tutte le altre categorie a cavallo tra agosto e settembre”.