De Reggi osannato dai tifosi della Fermana tra ricordi e commozione!
Cena a sorpresa dei supporters per l'ex capitano (6 anni in gialloblù): "Tornare a Fermo? Anche subito e in qualsiasi ruolo"
FERMO. Prima il successo storico a Civitanova Marche e poi la cena con un’autentica bandiera, al ritorno a Fermo in un incontro organizzato a sorpresa. Decisamente intensa la domenica dei tifosi canarini. Prima l’esultanza per il 4-2 in terra rivierasca ma al ritorno, tutto era pronto per la cena organizzata per celebrare un calciatore che a Fermo ha ormai un posto fisso nella Hall Of Fame dei tifosi canarini: Massimo De Reggi, friuliano doc, ma un po' marchigiano nell’anima considerando che attualmente gioca in Eccellenza nella Sangiustese. Legame stretto, a doppio filo con i tifosi canarini, per una avventura iniziata addirittura nell’anno della ripartenza dalla Prima categoria: un legame che alcuni tifosi hanno voluto esprimere con una lettera allo stesso Massimo, consegnata nel corso della cena, a sorpresa, organizzata per lui. Una serata per ripercorrere il cammino di De Reggi in maglia canarina, lungo oltre un lustro e iniziato nel 2006. “Avevo già giocato qui vicino, a Macerata e quella stagione (era il 2006-2007, ndr) mi stavo allenando a Celano ma non se ne fece nulla. Mi chiamò Giulio Spadoni che avevo già avuto a Macerata e mi conosceva. Mi disse se volevo venire qui magari fino a novembre ma poi in realtà sono rimasto ben 6 anni”.
Un De Reggi emozionato quello che siede insieme ai tifosi (che hanno risposto presente all’appello di due ragazzi che hanno organizzato la rimpatriata pubblicizzandola sui social), che sottolinea su quali basi nasca un rapporto così importante con Fermo: “Abbiamo passato insieme i momenti più brutti – sottolinea - e questo ha cementato ancora di più il rapporto. Non finirò mai di ringraziare le persone conosciute qua, il primo è stato Gianluca Leoni con il quale resta un gran rapporto ma tutti hanno un posto speciale nel mio cuore”.
FERMO E COMPAGNI DI SQUADRA. Un feeling a pelle, fin da subito entusiasmante. "In mezzo al campo io cerco di dare tutto e uscire con la maglia sudata, i tifosi questo lo apprezzano. A Fermo se onori la maglia sei sempre apprezzato". Tra i vecchi compagni di squadra, tanti restano nella memoria e fare qualche nome resta difficile: "Ricordo Mirco Cudini, Dario Bolzan e Daniele Vitali solo per citarnme alcuni, ma poi anche Fiorotto per la tenacia che aveva in campo, la carica di Paris e penso anche a Parlato. Sicuramente ne dimentico tanti, ma con tutti loro è rimasto un rapporto extracampo particolare".
TOLENTINO E L’8 MAGGIO. Momenti indelebili e altri che vorresti cancellare, ci sono anche questi nel mondo del calcio. Partiamo dalla finale playoff del 27 maggio 2012 a Tolentino: una Fermana senza “soldi” che andava in trasferta grazie alle collette dei tifosi e quel giorno ne arrivarono oltre 700: “Ricordo perfettamente il ritorno in pullman a Fermo, potrei raccontare ogni istante. Tutti i tifosi ci attesero sotto la curva: ho pianto tantissimo, emozioni infinite”. Facile invece individuare il giorno più brutto: “Senza esitazioni, quello sciagurato 8 maggio e la sconfitta con l’Ancona, troppo grande la delusione”.
L’ADDIO. Proprio dopo quell’estate cambiarono tante cose, una nuova proprietà e non c'è più spazio per lui: “Inutile dire che ci rimasi malissimo, sarei rimasto ad ogni costo ma fui trattato a malo modo come nelle interviste di allora uscì fuori. Non posso far altro che ricordare quel momento come la fine di un percorso significativo a livello umano, qui sono cresciuto come calciatore e non solo. Le soddisfazioni umane non sono mai mancate però, e serate come questa ne sono la conferma”.
E IN FUTURO? Oggi Massimo non ha ancora smesso di correre, gioca ancora in Eccellenza alla Sangiustese, pochi passi da Fermo. Ma se un giorno arrivasse una chiamata dalla Fermana, anche in un ruolo diverso, De Reggi non ha alcun dubbio: “Direi subito di si, non pronto ora a farlo. Non ci penserei un istante”. Un amore che va aldilà del tempo e delle maglie.