Verdolini fa tripletta: "Reti ed esperienza per l'Appignanese"
Il talentuoso calciatore dopo tante esperienze ha sposato un progetto giovane ed ambizioso al quale spera di dare il suo fondamentale contributo
APPIGNANO. Le sue qualità tecniche non sono mai state in discussione, anzi sono sempre state il suo punto di forza, ma se ora si mette anche a far gol diventa davvero un giocatore straordinario. Parliamo di Jacopo Verdolini (foto) che approdato da pochi giorni all’Appignanese, nel girone E di Seconda categoria, ha risolto la gara di campionato in casa della Vigor Montecosaro con una splendida tripletta.
Quella di sabato è una novità assoluta per te, è così?
“Effettivamente si, è la prima volta che mi capita di realizzare 3 reti in una sola gara, una doppietta l’avevo fatta un paio di anni fa con la maglia del Montemilone Pollenza, ma triplette mai. Speriamo che sia di buon auspicio per il prosieguo della stagione”.
Vuoi raccontarci questi 3 gol?
“Il più bello forse il primo, ho saltato un uomo in area e calciato di precisione, nel secondo ho approfittato di un errore della difesa, mentre nel terzo ho ripreso palla dopo aver lanciato un contropiede. La cosa buffa è che ho fatto una rete di destro, una di sinistro e una di testa e anche questa è una novità assoluta. Diciamo che non sono altissimo (scherza Jacopo) e sinceramente non so quando potrà ancora capitare!”.
Per quale motivo hai scelto l’Appignanese?
“Un progetto giovane, brillante e con ampi margini di miglioramento che mi ha subito convinto. Dopo 4 stagioni con la squadra della mia città, il Montemilone Pollenza, era giusto per tutti cambiare e cercare nuovi stimoli. Sono arrivato in questa nuova società con la voglia di far bene, mettendo a disposizione di tanti ragazzi più giovani l’esperienza maturata anche in campionati superiori”.
Anche se non hai ancora 30 anni, puoi vantare una carriera di alto profilo.
“Ho avuto la possibilità di giocare anche in società importanti che mi hanno permesso di crescere molto. In generale mi sono trovato bene ovunque, ma diciamo che l’anno a Grottammare con la salvezza all’ultimo secondo, resterà per sempre impresso nel mio cuore. Devo molto al Tolentino, dove sono cresciuto e maturato e dove ho avuto l’opportunità di essere guidato da alcuni allenatori di primissimo livello”.
Se dovessi citare una stagione negativa?
“La retrocessione con il Trodica, dolorosa anche perché inattesa e per questo ancora più dura da accettare”.
Ed ora questa avventura che si annuncia molto stimolante.
“Come dicevo, una società in grande crescita che ha voglia di far bene, puntando in particolare su tanti ragazzi del posto. Sono stato accolto benissimo e sono convinto che faremo bene, certo non sempre farò 3 gol a partita, ma sono convinto che ci siano le possibilità per disputare una stagione da protagonisti”.