Squadroni: "Ripartire dai ragazzi. E le istituzioni ci aiutino"
Il presidente dell'Academy Civitanovese e il calcio del dopo Coronavirus
CIVITANOVA MARCHE. Paolo Squadroni (foto) è il presidente dell'Academy Civitanovese, società di settore giovanile che in quattro anni ha saputo ritagliarsi uno spazio primario a livello regionale. L'Academy ha anche una squadra di Terza categoria militante nel girone F.
COME STA VIVENDO SQUADRONI QUESTO MOMENTO DI LOCKDOWN?
"Questo momento è vissuto in maniera molto triste, poiché quelle che sembravano cose di poca importanza si sono rivelate fondamentali nella vita di tutti giorni, come stare a contatto con i ragazzi, con i loro genitori e con lo staff, che cerca di superare il distacco attraverso i social. Tuttavia ciò non basta a colmare la mancanza degli incontri giornalieri sul campo, vissuti faccia a faccia. Speriamo che questo periodo di distanziamento sociale passi il più velocemente possibile, e che da ciò possiamo apprendere quali sono i valori fondamentali da coltivare per un futuro migliore".
PARLIAMO DELLA PRIMA SQUADRA DI SECONDA CATEGORIA: IN CASO DI STOP DEFINITIVO COME DOVRANNO ESSERE GESTITI GLI EVENTUALI VERDETTI?
"È una decisione difficile da prendere, poiché qualunque sia l’esito ci saranno sempre degli scontenti. La mia sarebbe di invalidare tutto. Confido nella saggia scelta della federazione".
I CAMPIONATI RICOMINCERANNO O NO?
"Per me i campionati dilettantistici non ricominceranno, anche perché sarebbe troppo rischioso ripartire in una situazione di assoluta incertezza come questa; leggevo che le società di serie A, per ripartire, dovranno attenersi ad un protocollo sanitario che si rivelerebbe difficile da far rispettare nei campionati LND".
COME SARA’ IL MONDO DEI SETTORI GIOVANILI DOPO IL CORONAVIRUS?
"Credo che dopo questo status di pandemia parecchie società avranno difficoltà economiche, poiché il calcio dilettantistico è stato sempre supportato dagli sponsor e dalle economie locali; quindi credo che le società che hanno lavorato ed investito in settori giovanili saranno più avvantaggiate. Mi auguro che i settori giovanili possano essere ancora un fiore all’occhiello per questo sport, perché non possiamo deludere il sogno dei giovani del futuro. Confido nel buon senso di tutti, a partire dalle istituzioni federali e comunali che dovranno fare degli sforzi anche economici per aiutare le società a ripartire".