Gattari: "Anche a Melbourne iniziano a scarseggiare i bene primari"
L'ex giocatore di Maceratese e Tolentino nel 2018 si è trasferito in Australia con moglie e figlio
"Qui a Melbourne c’è preoccupazione per questo nemico invisibile, dopo avere visto le immagini provenienti da tutto il mondo".
Filippo Gattari (foto), difensore nato a Recanati e residente fino allo scorso anno a Potenza Picena, dal 2018 si è trasferito con moglie (australiana) e figlio in Australia, dove gioca in una squadra del posto.
"Si registrano i primi casi nello Stato di Melbourne – racconta a Il Resto del Carlino l’ex giocatore della Maceratese in Serie C2 (2000-2001) e poi Gualdo, Aglianese, Tolentino, Viterbese, Ivrea, Alghero, Cuneo, Arzachena, Teramo, Vigor Lamezia, Campobasso - sono circa 150. Temo che tra un paio di settimane la situazione possa peggiorare. Già c’è difficoltà a trovare beni primari e allora sono stati messi dei limiti all’acquisto di diversi prodotti, come pasta e carta igienica, quest’ultima è il primo articolo a essere andato esaurito. Sono stati ridotti gli orari di apertura dei supermercati, perché c’è da fare la sanificazione. Questo virus poi ha contagiato il turismo, c’è sempre meno gente, e ciò spinge alcuni negozi ad abbassare le saracinesche".
Gattari, le chiedono notizie dall’Italia?
"Tutti leggono, si informano e sanno quale situazione stia vivendo l’Italia, alcuni mi hanno chiesto se fossero vere certe immagini che hanno destato preoccupazione. Sono stato in Italia a fine gennaio per l’improvvisa scomparsa di mio padre, sono poi rimasto per circa dieci giorni e sono partito prima che scoppiasse la pandemia. Ora parlo con mia madre, che resta a casa in questo periodo segnato dal Coronavirus".
C’è un aspetto che la colpisce guardando l’Italia da così lontano?
"Non riesco a spiegarmi il numero così elevato di contagi rispetto ad altre nazioni, anche vicine".