Pigini: "E' ora di riflettere seriamente sulla ripresa del calcio"
"Chi paga lo stop dell'Osimana?". Per il presidente del Portorecanati è difficile pensare a una ripartenza sicura tra i dilettanti
Tra gli addetti ai lavori nel calcio dilettantistico locale non è passata inosservata la notizia della quarantena dell'Osimana, tanto da far aumentare ancor di più le critiche sul protocollo delle attività sportive. Su questa entrambe le questioni è intervenuto pesantemente anche il il presidente del Portorecanati Fausto Pigini (foto) che manda un appello agli organi federali.
"Adesso spiegate al Signor Cellini chi paga questo stop dell’Osimana. Lunedì dal presidente, all’allenatore, ai giocatori dell’intera rosa, per finire con il magazziniere, si troveranno per due settimane in isolamento. Significa che coloro che devono lavorare non possono farlo, e si può immaginare il disagio, e comunque le libertà di ciascuno che vengono meno.
Mi spiegate con quale criterio volete continuare? Il calcio dilettantistico è fatto da persone che non vivono di calcio, spiegatemi chi è disposto ad accettare una possibile quarantena. Se questa cosa fosse successa a campionato iniziato cosa succedeva? Partita persa? Rinviata? Senza poi considerare l’effetto domino, perché la quarantena dovrebbe scattare anche per la squadra avversaria, e via andare.
Mi ripeto, vogliamo parlare di salvare il calcio dilettantistico oppure di nuove elezioni? Già tre volte ho suggerito in maniera educata di affrontare il tema, ma nessuno in federazione mi ha chiamato, né tantomeno qualcuno dei miei colleghi si è posto il problema, se non qualcuno che aveva interessi di categoria. Vorrei che si inizi a riflettere sul serio. Tanto caro presidente Cellini il protocollo parla chiaro, le responsabilità è sui presidenti delle società e vogliamoci bene. Così funziona la nostra cara Italia e cosi funzionano i suoi organi competenti, scarichiamo il barile l’ultimo che supporta il peso sarà colui che rimane schiacciato, tanto è l’ultimo...".