Bonvecchi: "Si sta stravolgendo tutto! Vediamoci e parliamone"
Il presidente di Chiesanuova sollecita un incontro tra le società e la Federazione al fine di affrontare insieme le problematiche di questo difficile momento
CHIESANUOVA. Fatica a riprendere il via il calcio giocato nella nostra regione, è degli ultimi giorni un ulteriore posticipo ed un nuovo format dei campionati. Novità importanti che non sono state gradite da alcuni addetti ai lavori, che si sono sentiti esclusi dalle decisioni ed in qualche modo costretti ad accettare quanto deciso dall’alto. Non le manda certo a dire Luciano Bonvecchi (foto) presidente del Chiesanuova (campionato di Promozione) che, attraverso un comunicato che riportiamo di seguito integralmente, sollecita un incontro chiarificatore tra le società ed il Comitato Figc delle Marche.
“Ad oggi sono 6 mesi che non si pratica più attività calcistica dilettantistica, inutile nasconderlo, questo sport manca molto a tutti, appassionati, tifosi, calciatori, allenatori ecc...Tra mille chiacchiere, spesso inutili, siamo arrivati al punto di poter forse ricominciare, ma al momento di farlo, tra tutti gli ostacoli, probabilmente quello più difficile da superare è la responsabilità penale del legale rappresentante della società sportiva. Senza dimenticare le difficoltà nell’organizzare le varie attività, gli spazi, la sanificazione degli impianti così come previsto dal protocollo stilato dalla Figc. Tutti sappiamo che applicarlo alla lettera non è possibile o perlomeno lo è parzialmente, con i conseguenti rischi per la salute.
In tutto questo caos, per fare ancora più confusione, tutti hanno messo del proprio. Siamo partiti da una serie di esternazioni/provocazioni di un gruppetto di presidenti che, ergendosi a paladini del futuro del calcio locale, hanno cominciato anzitempo a proporre soluzioni mirate per la ripartenza. Io sin dal primo momento consideravo queste proposte soltanto un malcelato obiettivo di proporre soluzioni per ottenere un salto di categoria. Intanto tra indifferenza del Palazzo, insistenza degli aspiranti promossi, siamo arrivati al punto del non ritorno e ora la.. frittata è fatta! Il campionato di Promozione Marche è stato frazionato in maniera totalmente priva di equilibrio. Tra i fautori di questo spezzettamento qualcuno si troverà un campionato da vincere, servito su un piatto di argento, altri saranno costretti a gareggiare in un girone con valori simili all’Eccellenza, a cui probabilmente aspiravano, mentre gli sventurati che hanno atteso l’evolversi della situazione in silenzio, si troveranno a penare per colpe non proprie. E si continua a chiacchierare a vuoto.
Ora, per non emulare le inutili provocazioni del miglior presidente mariano, vorrei lanciare alcune proposte con l’intento di valutare e correggere alcuni aspetti, al fine di poter ripartire tutelando nel modo più ampio tutte le parti in causa, ricordando sempre che dovendo convivere con questo maledetto virus, alcuni rischi ci saranno sempre. Ciò che va cambiato è il modo di intendersi sulla responsabilità, non è accettabile che il tutto sia in capo unicamente a chi già da tempo dedica risorse, tempo e passione, spesso non ricevendo nemmeno la giusta gratificazione.
- L’applicazione del protocollo deve essere alleggerita, tenendo conto delle strutture in cui di norma viene svolta l’attività sportiva.
- La responsabilità penale del presidente deve essere abolita.
- Se un giocatore è positivo, va isolato solamente lui.
- I tamponi da praticare nei casi in cui servano devono essere immediati e gratuiti.
- La durata dei campionati non può essere così breve (22 partite), anche per alcune questioni di puro buonsenso che mi permetto di ricordare.
Se per esempio una squadra ha un ragazzo positivo, che tra cure e quarantena rimane fermo 40 giorni, mettiamo che sia anche l’unico attaccante, può quella squadra giocare un quarto del campionato senza una punta?
Lo stesso vale in caso di infortunio o di squalifica, un ragazzo che salta 5/6 gare perde di fatto un quarto del campionato: siamo certi che sia la strada giusta?
- Ci saranno 12 partite in meno, quindi meno spettatori e minori incassi, mentre si dovranno sostenere spese ingenti per le continue sanificazioni. Per non parlare dei vari addetti ai controlli durante le partite; lo dico a tutti i miei colleghi presidenti: onestamente dove li troviamo 9 /10 dirigenti che possano garantire in tutte le partite la loro presenza per far osservare le regole?
- Su questo argomento un’altra domanda mi sorge spontanea: la squadra ospite come può garantire a quella locale di aver precedentemente osservato scrupolosamente tutte le misure del protocollo?
- Con quale principio si può frazionare un campionato regionale in 3 gironi, garantendo l’equilibrio dei valori senza penalizzare nessuno? Una decisione che sembra una vendetta contro qualcuno che ha tanto insistito, fino a farsi autogol.
- Sono tanti gli aspetti curiosi della vicenda, ad esempio se in Promozione è rischioso giocare prima del 20 ottobre, nel campionato di Eccellenza dove partono il 27 settembre, hanno forse fatto un nuovo e rivoluzionario vaccino?
- Poi perché non giocare la Coppa di Promozione, dato che con questi gironi ci sono 12 partite in meno, tempo e spazio ne abbiamo a sufficienza.
Sono tante le variabili da analizzare per fare in modo che si apportino correttivi concordati insieme alla Federazione regionale, senza fare una continua guerra mediatica, quindi credo sia opportuno un gesto di buonsenso da parte di tutti e quanto prima chiedere, come giustamente ha fatto il Montefano, un incontro tra le società e il Comitato Figc delle Marche. Sarebbe l’occasione per fare chiarezza ed arrivare a delle decisioni quanto più possibile condivise, tenendo sempre nel dovuto conto la nostra realtà regionale, senza tralasciare il punto di partenza: ripartire in sicurezza convivendo con il virus.
Tutti abbiamo fame di quelle domeniche sofferte dietro ad un pallone, qualcuno in campo, altri in tribuna, chi alla radio, chi alla direzione, non facciamo scorrere inutilmente altro tempo e soprattutto proviamo a ripartire con intelligenza”.