Ma a livello nazionale chi gestisce il calcio dilettantistico?
I dirigenti nazionali avrebbero dovuto provare a salvare almeno il torneo di Eccellenza ed il lavoro delle Scuole Calcio. Ora rischiamo di perdere una intera generazione di calciatori
Ed allora tutti a casa, se fossimo ancora in estate potremmo dire tutti al mare, parafrasando un celebre motivetto di qualche anno fa. La circolare diffusa ieri dal Gabinetto del Ministro dell'Interno, in chiaro contrasto con quanto era stato detto l'altro giorno dal Dipartimento dello Sport, toglie ogni dubbio sul possibile svolgimento degli allenamenti, anche individuali, per le squadre non impegnate nelle competizioni.
Queste le parti del della circolare che non lasciano spazio ai dubbi: ...vengono sospese non solo le gare e le competizioni ludico-amatoriali, confermando quanto già disponeva il precedente d.P.C.M., ma altresì tutte le altre attività connesse, praticate a livello dilettantistico di base, le scuole e l'attività formativa di avviamento; sicché sono ricomprese nella generale sospensione anche le attività di allenamento svolte in forma individuale.
Manca ancora l’interpretazione della FIGC per fare tombola, ma proprio non si vedono margini di manovra. Ed in effetti in queste ultime ore stanno piovendo, anche nella nostra Redazione, le comunicazioni delle varie società che sospendono ogni tipo di attività, restando in attesa di ulteriori informazioni.
Tenendo conto che per un mese le squadre non potranno allenarsi, è difficile prevedere la ripresa delle gare in tempi brevi, anche per l’approssimarsi delle festività Natalizie. A questo punto, anche volendo essere ottimisti, è quasi impossibile che si possa tornare in campo prima della metà di gennaio. Con il nuovo format che prevede gironi da 12/13 squadre, Promozione, Prima e Seconda categoria, se il Covid allenta la presa, potrebbero farcela a disputare una stagione regolare. I problemi più grossi li avrà l’Eccellenza che, a parte alcuni recuperi, deve disputare ancora 29 giornate senza contare la Coppa ed eventuali play off e play out. Se anche nel massimo torneo regionale si tornasse in campo a gennaio sarebbe necessario giocare ogni 3 giorni come tra i professionisti. Sicuri che non si potesse fare qualcosa di diverso? Qualcuno potrà obiettare che davanti alle tragedie di una pandemia, quello del calcio è un problema minore. Verissimo! Le priorità sono altre, ma anche movimento dilettantistico ha diritto di far sentire la sua voce. Visto che il campionato di Eccellenza era già avviato in tutte le regioni ed è strettamente legato alla Serie D che ieri ha espresso a larga maggioranza l’intenzione di andare avanti, non era il caso di valutare un eventuale aggancio dell’Eccellenza ai tornei di interesse nazionale?
A questo discorso si lega tutto il lavoro delle Scuole Calcio costrette a perdere, forse per sempre, una generazione di giovani calciatori, sui quali avevano lavorato ed investito, i quali dopo oltre un anno di forzata inattività (in particolare i 14/15enni) molto probabilmente non torneranno più a giocare al calcio. Un danno enorme e difficilmente quantificabile, sul quale ora è partito lo scaricabarile, ma delle considerazioni vanno fatte.
Può darsi che il Governo abbia agito senza sentire nessuno? Che gli organi competenti non siano stati informati? E qui non parlo del Comitato Regionale, che effettivamente in questa occasione non poteva avere voce in capitolo, ma degli esponenti nazionali, in primis il presidente Cosimo Sibilia che ora si dice in disaccordo con i provvedimenti, ma non ci fa sapere come si è mosso nei giorni scorsi per cercare di evitare almeno la chiusura del campionato di Eccellenza e la salvezza delle Scuole Calcio. Forse sarebbe stata una inutile presa di posizione nel caso nei prossimi giorni, come in Francia o altre Nazioni, saremo costretti a subire un lockdown generale, ma almeno chi rappresenta il mondo del calcio dilettantistico avrebbe dato prova di avere a cuore le sorti di un movimento, del quale ci si ricorda solo quando si devono pagare le iscrizioni, ma evidenziamo anche, quando si vota per il rinnovo delle cariche.