Corradini: la riforma dello sport in categorie minori è inaccettabile!
Il presidente del Casette d'Ete tra l'euforia per la vittoria del campionato e le nuove normative
Il Casette D'Ete sabato ha potuto festeggiare il ritorno in Prima Categoria dopo 22 anni, che sono gli anni in cui c'è alla presidenza Danilo Corradini (foto), che subentrò dopo quella retrocessione. Un girone E di Seconda categoria dominato. Un punto di forza della società è il nuovo campo sportivo costruito grazie all'imprenditore elpidiense doc Diego Della Valle, dopo un peregrinare per otto anni nei campi limitrofi a seguito delle alluvioni del 2011 e 2016 si erano portate via il vecchio impianto.
Proprio a questo aspetto fa riferimento patron Corradini sulle colonne del Corriere Adriatico: «Confermando l'ossatura dello scorso campionato con alcuni innesti mirati puntavamo a fare un campionato da playoff perché sarebbe stato un peccato inaugurare il nuovo campo ed avere a che fare con sofferenze come quelle dello scorso anno. Dopo strada facendo abbiamo capito che potevamo far bene».
Nella soddisfazione del campionato vinto con una giornata di anticipo il presidente va a ringraziare «tutti coloro che ci hanno dato una mano perché questi sono tempi difficili dati anche dalla riforma dello sport che ha trasformato una società di calcio come un'azienda. La posso capire in categorie dall'Eccellenza in su, ma dalla Promozione in giù dove la gestione è quasi sempre famigliare, proprio no».