Panichi: "Al fianco delle società condividendo le loro esigenze"
Il Vicepresidente uscente rivendica con orgoglio la stabilità economica e l'alta informatizzazione del Comitato Regionale. Si propone di formare una nuova classe dirigente e di essere sempre in sintonia con le richieste della base
Mancano due settimane alla data fissata dalla Federazione per lo svolgimento delle Elezioni per il rinnovo delle cariche nel Comitato Regionale Marchigiano. Sarà una corsa a tre, che in questi giorni sta vivendo i suoi momenti cruciali, e vede al centro dell’interesse le varie società disseminate sul territorio regionale. Abbiamo voluto sentire il punto di vista di uno dei candidati alla Presidenza: Ivo Panichi (foto), con il quale abbiamo avuto un interessante colloquio.
Partiamo dalle motivazioni, perché Panichi si candida alla presidenza?
“Lo considero il coronamento di un percorso che mi ha visto impegnato in questi anni. Sono stato a lungo Vicepresidente, conosco la macchina organizzativa e le necessità del nostro calcio; se le società mi accorderanno la loro fiducia, sono sicuro che potremo vivere un quadriennio importante e ricco di soddisfazioni. Ci sono tutti i presupposti per far bene, crescere e migliorare”.
Nel suo programma si parla di come intende sviluppare il movimento nei prossimi 4 anni, è questo il limite temporale che si è dato?
“Sono sempre stato chiaro, sin dall’inizio, il mio progetto prevede un solo mandato, da espletare con determinazione e nel migliore dei modi. Nel prossimo quadriennio l’obiettivo sarà quello di dare maggiore vigore a tutto il movimento dilettantistico ed allo stesso tempo creare una nuova classe dirigente. Persone capaci e pronte a far bene, in grado nel prossimo futuro di far crescere ancora e meglio il mondo del calcio”.
Nei periodi elettorali circolano spesso strane voci, una di queste vorrebbe il Comitato Regionale in profonda crisi finanziaria. Lei a tal proposito che ci dice?
“Si ho sentito anch’io qualcosa e rispondo che non c’è niente di più falso. Il Bilancio del Comitato è in perfetto ordine ed è stato approvato nei tempi stabiliti, con il voto favorevole di tutti, ed accezione di un Consigliere che si è astenuto. La situazione economica generale è assolutamente positiva, dirò di più, sono stati fatti anche degli accantonamenti significativi per sopperire ad eventuali nuovi imprevisti. Ci sono le carte che lo dimostrano, tutto il resto sono chiacchiere volte solo a creare inutili polveroni”.
L’informatizzazione è un elemento fondamentale anche nella vita di tutti i giorni. Da questo punto di vista nelle Marche com’è la situazione?
“Personalmente credo molto in una ulteriore modernizzazione del Comitato dove, comunque, già ora siamo all’avanguardia. Marche e Lombardia sono le regioni più avanzate nel panorama nazionale, nelle quali ormai molte cose si possono fare on-line. Tutto ciò avendo anche il minor numero di dipendenti rispetto a tutti gli altri Comitati. Insomma nel corso degli anni abbiamo razionalizzato al massimo la macchina amministrativa ed ora possiamo dire con orgoglio di essere molto avanti, ma ovviamente c’è sempre modo di far meglio”.
I punti qualificanti del suo programma, come ce li riassumerebbe?
“La base di tutto è il contatto continuo e costante con le società, con le quali puntiamo ad avere la massima condivisione delle scelte. Continuità gestionale da portare avanti, adesso però con una squadra quasi completamente rinnovata. Riduzione dei costi gestione. Riorganizzazione delle Rappresentative Regionali. Condivisione con il Settore Giovanile e Scolastico di proposte relative all’attività di base”.
Ha accennato alla squadra che sarà al suo fianco. Come sono stati scelti i vari candidati”.
“Scelti nel segno del rinnovamento e delle indiscutibili capacità. Su 8 candidati, ben 7 sono nuovi, ma tutti hanno alle spalle tanti anni in prima fila, vissuti con passione sui campi della nostra regione. Tutte persone che hanno dato prova di avere quelle capacità che sono necessarie per lavorare proficuamente in un contesto impegnativo come il nostro. Oltre all’esperienza che tutti possiedono, nei prossimi 4 anni potranno maturare ulteriori conoscenze ed essere pronti a diventare la governance del futuro”.
Due domande per concludere. La prima: come si propone di affrontare il dopo Covid-19 che speriamo stia arrivando?
“La nostra intenzione è di essere il più possibile vicini alle società che indubitabilmente ora soffrono. Abbiamo previsto di dare degli aiuti concreti, sia sotto forma di un sostegno finanziario, sia come ristoro economico, in modo da permettere, almeno in parte, il recupero di quelle entrate che purtroppo sono mancate”.
Relativamente ad una ipotizzabile ripresa dell’attività la sua lista come si pone?
“Come ho già avuto modo di sottolineare in altre circostanze, valuteremo tempi e modi una volta che avremo delle certezze. Il primo passo lo dovranno compiere Governo e Ministero dello Sport. Una volta stabiliti i tempi e le procedure, sentiremo le società, il loro pensiero, le loro esigenze e nel rispetto delle loro idee cercheremo di condividere un percorso che possa incontrare il favore del movimento calcistico. Ad oggi credo che dire o fare di più non sarebbe onesto e rispettoso, specialmente nei confronti di tutti quei dirigenti, calciatori, allenatori ed appassionati che sono la linfa vitale di questo mondo del calcio”.