L'Ascoli vince con il Brescia e accorcia sulla zona salvezza
Dopo qualche settimana di assestamento in cui i marchigiani non erano riusciti a mettere in pratica le direttive impartite dal nuovo tecnico, nelle ultime partite l’Ascoli è finalmente riuscito a cambiare marcia e ora i bianconeri si trovano a breve distanza dalla zona salvezza. Un traguardo che sarebbe di importanza capitale per tutto il movimento calcistico marchigiano che mai come oggi sta affrontando un periodo particolarmente complesso.
La zona salvezza è lì a tre punti
Dopo aver esonerato anzitempo Zanetti, la dirigenza ascolana aveva deciso di affidare la panchina a una vecchia volpe del nostro calcio come Delio Rossi. L’ex allenatore di Lazio, Fiorentina e Salernitana non è tuttavia riuscito a replicare quanto di buono aveva fatto nelle sue ultime esperienze in panchina e così, dopo poche giornate, anche lui è stato sollevato dall’incarico. La decisione su chi dovesse ricoprire il suo posto è così ricaduta su Sottil, un allenatore giovane e di grande prospettiva che però già vanta diverse esperienza su panchine di Serie B. Dopo le difficoltà iniziali, Sottil è riuscito a entrare nella mente dei suoi ragazzi che, di colpo, sono tornati a credere nel raggiungimento della salvezza. La vittoria casalinga contro il Brescia nell’ultima giornata di campionato, che fa il paio al pareggio conquistato sul difficile campo del Chievo Verona, ha improvvisamente rilanciato in classifica la compagine ascolana che ora dista dalla zona salvezza diretta soli tre punti. Il difficile, tuttavia, viene ora in quanto da qui in poi l’Ascoli dovrà trovare quella continuità di risultati richiesta per conquistare la permanenza in cadetteria. Così come avviene in Barclays Premier League, campionato in cui al 3 di febbraio, secondo le scommesse Premier League di Betway, a quota 1,90, il Manchester City è nuovamente favorito alla vittoria finale ma in leggerissimo vantaggio su Liverpool, Manchester United, Tottenham, Leicester ed Everton, anche in Serie B regna l’equilibrio e nel giro di pochissime giornate ogni squadra può ritrovarsi improvvisamente in zona playoff o in quella playout. Negli ultimi anni il livello medio della cadetteria si è alzato e ora la distanza tra le prime della classe e le squadre invischiate nelle zone meno nobili della classifica si è sensibilmente assottigliata.
La lotta per non retrocedere
Tanto per intenderci, quando sono state disputate 20 gare di questo campionato di Serie BKT 2020-2021, tra l’ultima e la 12a in classifica ci sono soli cinque punti di distacco. Sono almeno nove le compagini che si giocheranno la permanenza in Serie B da qui alla fine del campionato e nessuna di queste può dormire sonni tranquilli. Il Pescara, al momento ultimo in classifica a quota 17 punti, è reduce da un’annata da dimenticare in cui i delfini hanno conquistato la salvezza solo passando dai playout nella doppia sfida vinta contro il Perugia e quest’anno aveva messo in piedi una squadra che avrebbe dovuto puntare con forza ai playoff. Le cose, tuttavia, non sono andate secondo previsioni e così gli abruzzesi sono nuovamente a rischio retrocessione e, soprattutto, sono reduci da quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, risultato che ha scatenato l’ira dei tifosi, stufi di vivere stagioni deludenti. Sempre in zona retrocessione, oltre all’Ascoli, troviamo l’Entella, con i liguri che tuttavia nelle ultime settimane hanno dato dei segnali di ripresa e sono riusciti a conquistare nove dei 15 punti a disposizione. Reggiana, Reggina, Cremonese, Brescia e Vicenza sono tutte lì racchiuse in pochi punti e la sensazione di tutti è che tra queste il Brescia abbia qualcosa in più rispetto alle rivali. I lombardi, reduci dalla retrocessione dalla Serie A subita l’anno passato, hanno ulteriormente migliorato la rosa ma ciò al momento non è bastato a invertire la rotta e rimettersi in carreggiata.
La Serie B continua a confermarsi un campionato strano, in cui può succedere di tutto e in cui, da un momento all’altro, può accadere di tutto. Anche in zona promozione la situazione non è differente e in testa alla classifica al momento c’è, decisamente a sorpresa, l’Empoli che è reduce da un campionato poco sottotono ma che ha trovato una continuità di risultati impressionante. I toscani hanno sei punti di vantaggio sulla corazzata Monza del presidente Berlusconi e l’impressione è che ora siano i principali indiziati per il salto di categoria, con buona pace di Lecce, Brescia e Spal che alla vigilia del campionato erano state indicate come le squadre da battere.