Clementi, chapeau! "Gol di mano? Vincere o perdere sempre con onestà"
Il racconto del tecnico della Vigor Senigallia e di Lazzari sull'episodio nella sfida con l'Urbino
La Vigor Senigallia domenica ha vinto contro l’Urbino, ma ha vinto anche sul piano della correttezza. A metà frazione di gioco della partita l’episodio: sugli sviluppi di un traversone, Andrea Lazzari si avventa sul secondo palo e pareggia il conto, tutto perfetto se non fosse che il tocco decisivo è di mano. L’arbitro convalida il gol, l’esultanza del bergamasco è incontenibile, gli increduli giocatori dell’Urbino si fiondano verso il direttore di gara per chiedere spiegazioni. Nella confusione generale si materializza un gesto di sportività tanto raro quanto apprezzabile, a descriverlo è proprio il protagonista, il mister rossoblu Aldo Clementi (foto) che a Il Resto del Carlino afferma: "Questa società fonda il proprio lavoro su princìpi nobili. Ho chiamato Andrea chiedendogli espressamente se aveva toccato la palla con la mano, aveva esultato, ma era combattuto e ha ammesso l’irregolarità del gesto. A quel punto gli ho chiesto di dire la verità, Lazzari è un uomo di sport e ha fatto mea culpa. Alleno come vivo, con i miei pregi e i miei limiti, capisco che non tutti possono essere d’accordo, ma credo sia giusto vincere o perdere con onestà".
Il racconto di Andrea Lazzari: "Quando ho visto la palla arrivare sul secondo palo mi sono reso conto che non ci sarei mai arrivato, mi è venuto istintivo mimare il colpo di testa e colpirla con la mano. Il boato del pubblico mi ha letteralmente trascinato, mi sono lanciato in un’esultanza visto che non segno da un po’, credo che questo abbia tratto in inganno la terna arbitrale. Il mister mi ha consigliato di confessare e credo sia stata la scelta più giusta".