Arbitro, fallo di mano, fuorigioco, errori. Aldo non più...Clementi
Il tecnico della Vigor Senigallia ancora non riesce a metabolizzare la sconfitta col Trastevere e infila una serie di circostanze da evitare in futuro
SENIGALLIA. Più passano le ore e più Aldo è sempre meno... Clementi. Troppa l'amarezza per come è arrivata la sconfitta contro il Trastevere.
"Due gol sono apparsi viziati l'uno da un fallo di mani l'altro da un fuorigioco - dice il mister al Corriere Adriatico -. Rivedendo i filmati il fallo di mani è di tutta evidenza mentre sul fuorigioco si può discutere, ma concentrarsi sull'operato del direttore di gara non ci porta in nessun posto. Sul possibile errore di un arbitro non posso intervenire, sugli errori nostri invece posso, anzi debbo. E allora dico che è quanto meno imprudente fermarsi aspettando il fischio, come han fatto in occasione di quel mani alcuni dei miei che avrebbero invece fatto meglio a seguitare a giocare per impedire all'avversario di chiudere l'azione. Forse non saremmo riusciti a evitare il gol, ma fermandoci abbiamo messo Bertoldi in una situazione ottimale. Questa è la morale, e mi sarà difficile dirlo ai ragazzi perché al Trastevere Stadium c'era una Vigor in cui i giovani erano tanti (5 sotto soglia all'inizio, ndr), mentre gli infortuni ci avevano già tolto quattro fra i giocatori con più esperienza. Dispiace, perché tolta una mezz'ora in cui il Trastevere, squadra fortissima, ha fatto il Trastevere, il match l'avevamo fatto noi. Insomma - conclude Clementi -, queste sono le partite nelle quali ti rendi conto che almeno un punto lo si sarebbe potuto raccogliere, e non averlo fatto pesa. Come uscirne? E' semplice: evitando di piangerci addosso".