FILOTTRANESE. Maccioni: "In testa col bel gioco e un gruppo unito"
Il capocannoniere della Prima categoria elogia le qualità del gruppo e le capacità di mister Malavenda

FILOTTRANO. Dopo poco più di un terzo di campionato, non può che essere positivo il bilancio della Filottranese, nel girone B di Prima categoria. La squadra, reduce da un rotondo successo nell’ultima giornata, è lanciatissima in vetta alla classifica. A prima vista, salta agli occhi la grande facilità ad andare in rete dei giocatori bianco-rossi e a tal proposito abbiamo voluto sentire il capocannoniere con 12 reti (1 di media a partita) della squadra e del girone, Lorenzo Maccioni (foto).
State facendo molto bene, anche se la squadra dopo la retrocessione ha cambiato molto, ti aspettavi un approccio così buono?
“Onestamente si, perché ho percepito subito in società la voglia di ripartire al meglio, dopo una retrocessione inaspettata. Ho notato in tutti la voglia di far bene, di rimboccarsi le maniche e correggere subito gli errori commessi. Onore e merito dunque a una dirigenza composta da persone competenti e da un gruppo di ragazzi tutti molto validi, sia sotto il profilo tecnico che umano, uniti dalla volontà di riportare la Filottranese nella categoria superiore”
Dopo diverse stagioni nel maceratese, disputi un campionato nell’anconetano. Quali differenze stai trovando a livello qualitativo?
“La qualità varia ogni stagione ed è difficile fare paragoni, diciamo che sto notando una grande organizzazione a livello di collettivo, mentre forse nel maceratese a volte spiccano di più le capacità dei singoli, spesso scesi da categorie superiori. L’organizzazione generale comunque mi sembra più alta e ovunque stiamo trovando delle difficoltà, specialmente per sbloccare le gare”.
Siete una squadra che segna molto. Merito del vostro gioco offensivo e delle qualità di interpreti, oltre a te, come Massucci e Grassi?
“Mister Malavenda è un grande allenatore, con un suo stile, e noi scendiamo in campo sempre con l’idea di imporre il nostro gioco. Creiamo sempre tante occasioni da rete, ed ovviamente in questa situazione noi attaccanti siamo avvantaggiati. Tutto lascia pensare che non sia una situazione momentanea, ma legata al nostro modo di giocare. Certo che la qualità degli interpreti aiuta: Riccardo Massucci è un attaccante di razza che ha sempre fatto tanti gol, mentre Leonardo Grassi lo conoscevo meno, ma ho scoperto un ragazzo fortissimo e spero proprio che si possa continuare a far bene”.
Come ti trovi con i nuovi compagni, in particolare con gli altri attaccanti?
“Abbiamo subito gettato le basi per creare un gruppo solido, come dice sempre mister Malavenda, imprescindibile se si vuol far bene. E’ fondamentale collaborare ed essere uniti, gli obiettivi si raggiungono solo lottando con umiltà e compattezza. E’ bello vedere che non ci pesa l’allenamento ed in campo ci troviamo con grande facilità, quasi in maniera automatica. Siamo anche spesso insieme fuori dal terreno di gioco, ci frequentiamo e questo rafforza certamente la nostra unione. Inoltre sappiamo sempre di poter contare su una società seria ed organizzata, che non ci fa mancare nulla, ed anche questo credo sia un aspetto fondamentale dei nostri buoni risultati”.
