RAPAGNANO. Silveri: "Orgogliosi e pronti a competere per un sogno"
Si avvicina il debutto in Promozione della sua squadra ed il presidente ripercorre i tanti anni vissuti in società, con diverse mansioni, ma sempre con una passione incrollabile ed un amore senza limiti per il calcio

RAPAGNANO. Si avvicina la data fatidica del debutto nel campionato di Promozione per il Rapagnano. Dopo 50 anni di onorata milizia nelle categorie inferiori, la squadra rosso-verde domani, in casa dell’Atletico Centobuchi, si cimenterà per la prima volta in un torneo di tale importanza. Giustamente orgoglioso e soddisfatto il presidente Vitaliano Silveri, con il quale abbiamo avuto il piacere di parlare.
Presidente, ora che il debutto si avvicina diciamolo chiaramente, quando assunse la presidenza oltre 10 anni fa, pensava un giorno di arrivare in Promozione?
“Nella maniera più assoluta, mi sembra un sogno. Quando sono stato eletto presidente eravamo precipitati in Terza categoria, l’unico pensiero era quello di provare a risalire in Seconda nel giro di un paio di anni, e già quella sembrava un’impresa quasi impossibile”.
Ci ricordi il cammino della squadra in questi suoi 11 anni di presidenza.
“Come dicevo siamo ripartiti dalla Terza categoria, ci siamo assestati e nel giro di un paio di anni siamo tornati sopra. Anche qui il tempo di organizzarci e dopo tre anni, nello spareggio di Osimo contro la Settempeda, siamo saliti in Prima categoria, dove abbiamo disputato tre ottime stagioni, nelle quali siamo sempre stati in zona play-off. L’anno scorso abbiamo fatto il miracolo, siamo partiti fortissimo restando in testa per tutta la stagione e vincendo, credo di poter dire, meritatamente”.
Un presidente vincente che con calma e programmazione ottiene sempre ciò che vuole, è così?
“Beh non esageriamo, diciamo che nel mondo del calcio riesco a muovermi abbastanza bene, anche grazie alla mia ormai enorme esperienza. Devo dire comunque che in fatto di vittorie, nel nostro paese, credo di essere uno dei dirigenti sportivi più vincenti”.
Ci vuol raccontare la sua carriera nel mondo del calcio?
“Ero un dirigente e diversi anni fa, a metà campionato, avemmo dei problemi e mi fu chiesto di occuparmi della squadra Allievi. Senza avere grandi aspettative facemmo benissimo, un solo pareggio ed una lunga serie di vittorie, tanto che arrivammo alla finale Provinciale allo Squarcia di Ascoli Piceno, dove purtroppo fummo sconfitti. Da quella rosa però vennero fuori numerosi ragazzi molto interessanti, che negli anni seguenti sono stati la spina dorsale del Rapagnano, allora presieduto da Flavio Del Gatto. Sono tornato in panchina qualche anno dopo, eravamo in Terza categoria, Bachisio Ledda andò via e mi chiesero di occuparmi della squadra. Pur facendo una grande rimonta, non riuscimmo a recuperare il campionato, ma vincemmo la Coppa Marche di Terza, con 36 squadre e finale in Ancona”.
Una fulminante carriera di allenatore, perché l’ha poi interrotta?
“Il lavoro, la famiglia, e i tanti impegni che non mi lasciavano il tempo di dedicarmi a questa passione, ma non è stato mai un problema, sono sempre stato vicino alla squadra come dirigente ed ora da presidente sono orgoglioso dei risultati ottenuti”.
Con quali ambizioni si presenta il Rapagnano a questo appuntamento?
“Noi abbiamo sempre fatto il passo secondo la gamba, conosciamo i nostri limiti e le nostre possibilità. Siamo dell’opinione che il gruppo dello scorso anno abbia il diritto e le potenzialità per giocare la stagione. Abbiamo confermato quasi per intero la rosa, inserendo degli under, a nostro avviso molto validi, che ci daranno senz’altro un contributo importante. Ovviamente abbiamo un solo obiettivo, competere per mantenere questa prestigiosa categoria”.
Come si è sviluppato il lavoro nel corso della preparazione?
“Direi nel migliore dei modi, i ragazzi hanno lavorato tanto e bene. Abbiamo un gruppo solido, unito, composto da persone responsabili e molto serie. I giovani si sono inseriti a meraviglia, tutti educati, disponibili e pronti a mettersi in discussione. Ovviamente gran parte del merito di tutto questo lavoro va al nostro allenatore Andrea Silenzi, con noi da ormai tanti anni ed al quale sono legato da un rapporto di amicizia e di profonda stima. Da questa stagione gli abbiamo affiancato Massimiliano Silenzi, un ragazzo di grande qualità, che conosce benissimo l’ambiente ed in grado di darci una grossa mano, in virtù della sua grande esperienza con i nostri colori”.
Cosa si sente di dire, prima che il fischi dell’arbitro dia l’inizio ufficiale alla stagione?
“Mi auguro di vivere un campionato divertente ed emozionante e senza tante polemiche, colgo l’occasione per inviare a tutte le squadre del girone un caloroso in bocca al lupo ed un arrivederci sul campo. Mi scuso sin da ora con le società che verranno a giocare da noi e che, almeno inizialmente, troveranno un terreno di gioco in non perfette condizioni. Si tratta di una situazione momentanea dalla quale sono certo usciremo in breve tempo, per poter affrontare degnamente una stagione che, vada come vada, per noi resterà nella storia”.
Nella foto: il presidente Silveri e mister Silenzi
