OSIMANA. Società messa in ginocchio: che stangata dalla Federazione!
"Sputi, urina, bevande, bicchieri, fumogeni, sassi, insulti...": referto agghiacciante da parte della Quaterna Arbitrale. Si profilano mesi duri per la compagine giallorossa
La partecipazione alla fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti è costata tanto, troppo all'Osimana. All'indomani della delusione per l'eliminazione dali ottavi di finale, per la società giallorossa arriva una vera e propria stangata dalla Lega Nazionale Dilettanti. Era lecito attendersi sanzioni dopo i comportamenti sugli spalti nel corso della gara di Massa Martana contro l'Atletico BMG, ma probabilmente mai si era letta una decisione così severa e spropositata da un Giudice Sportivo nei confronti di una società dilettantistica marchigiana. Per l'Osimana, infatti, scattano la squalifica del campo da gioco fino al 30 agosto 2025 (un anno e 5 mesi!) con decorrenza immediata (quindi a partire già dalla prossima gara di campionato contro il Montefano), l'obbligo di disputare le gare su un campo neutro a porte chiuse, oltre a una multa di ben 5.000 euro.
Riportiamo di seguito la motivazione integrale:
Per avere propri sostenitori, per l'intera durata della gara, rivolto espressioni gravemente offensive e minacciose all'indirizzo della Quaterna Arbitrale. In particolare, nel corso del secondo tempo, tali sostenitori si accanivano nel reiterato lancio di spunti, oggetti (bicchieri, lattine, accendini, monete, pietre, etc...) e liquidi all'indirizzo di un AA, il quale veniva colpito:
a) da decine di sputi che lo attingevano alla testa, sulle spalle, alla schiena e sulle gambe;
b) in tre occasioni, dal lancio di liquidi (aranciata e birra) che lo attingevano alla schiena, sul fianco e alla testa;
c) da numerosi oggetti alla schiena, tra cui 4 bicchieri di plastica (2 vuoti e 2 pieni), una lattina vuota e una moneta che gli provocava lieve dolore;
d) da un abbondante quantitativo di urina che lo attingeva alla schiena, sul fianco ed alla testa, provocandogli nausea e disgusto;
e) da un sasso che lo colpiva alla testa, procurandogli forte dolore ed un evidente ematoma alla testa.
Tali condotte costringevano l'Arbitro ad interrompere la gara in due occasioni e a richiedere l'intervento del capitano della Società ospitante.
Inoltre, i medesimi sostenitori, introducevano ed utilizzavano materiale pirotecnico (3 fumogeni) che una volta estinto veniva lanciato all'indirizzo dell'AA senza colpirlo, nonché tentavano di provocare la caduta dell'Ufficiale di gara, protendendo un'asta di bandiera dalla rete di recinzione fino al terreno di gioco.
Al termine della gara, infine, tutti i tesserati della Società accerchiavano la Quaterna Arbitrale profferendo espressioni gravemente offensive e minacciose, impedendo loro il tempestivo rientro negli spogliatoi, nonché favorendo l'ingresso sul terreno di gioco di persone non autorizzare né identificate, che assumevano un contegno analogo ponendosi a poca distanza dagli Ufficiali. Si rendeva necessario l'intervento delle Forze dell'ordine per presidiare l'allontanamento dall'impianto degli arbitri.
Sanzione così determinata in ragione del totale spregio manifestato per i principi di corretteza, probità e rispetto, attraverso condotte chiaramente orientate ad una indebita mortificazione dell'altro e del tutto aliene dallo svolgimento dell'attività sportiva).