ANCONA. Continua la contestazione della Curva Nord
Gli ultras restano fuori dallo stadio anche nel derby con il Castelfidardo

Come era già successo in occasione della partita con il Notaresco due settimane fa, anche nel derby con il Castelfidardo gli ultras dell’Ancona diserteranno la Curva Nord dello stadio Del Conero in segno di protesta contro la società. Ad annunciarlo sono gli stessi tifosi attraverso un comunicato. “La Curva Nord lo diceva da tempo, ma ora siamo alla resa dei conti – scrivono - Finché sarà questa la gestione contesteremo sempre più forte per le loro bugie. Per la giusta resa dei conti però serve l'aiuto di tutti i tifosi biancorossi. Sappiamo che restare fuori è un grosso sacrificio, ma dobbiamo far sentire forte il nostro urlo, dobbiamo urlare forte che Ancona merita rispetto e poi a fine gara andare a rendere omaggio alla squadra, a Vincenzo Guerini e al grande Massimo Gadda, unici degni del nostro calore e gratitudine e per un probabile ultimo saluto nel loro stadio. Fuori l'orgoglio dorico anconetani tutti sotto la Nord!”.
La spaccatura tra la tifoseria e la proprietà appare insanabile ma non è questo l’unico problema, all’interno della stessa società non scorre buon sangue tra Stefano Marconi e Massimiliano Polci, nel capoluogo dorico sono apparsi striscioni che invitano a lasciare anche il presidente Antonio Recchi. Come se non bastasse Vincenzo Guerini, Massimo Gadda e Francesco Ancarani hanno dato l’aut-aut alla proprietà per continuare la loro avventura ad Ancona, diversamente si faranno da parte. Il lavoro portato avanti la scorsa estate dal sindaco Daniele Silvetti e che aveva consentito all’Ancona di ripartire dalla Serie D dopo la mancata iscrizione tra i professionisti non sta dando i frutti sperati. L'ultima gara interna di campionato sarà dunque sotto il segno della contestazione.
