BIAGIO NAZZARO, rottura totale tra tifosi e società

CHIARAVALLE. La frattura tra la società della Biagio Nazzaro e il gruppo ultras "Biagio Good Boys – 1922" si è consumata in modo definitivo. Con un comunicato durissimo, i tifosi annunciano il ritiro del celebre striscione “Né società né giocatori, solo per i colori” e il loro disimpegno da ogni forma di tifo organizzato per la stagione 2025/2026.
“La società B.N.C. 1922 ha toccato un livello di serietà e dignità talmente basso da non meritare più alcun sostegno”, scrivono i tifosi. “Per questo motivo non seguiremo più le partite della nostra amata Biagio né esporremo lo striscione che ci ha accompagnati in questi anni”.
Una scelta sofferta, ma definita necessaria da parte degli ultras, che accusano la dirigenza di aver trasformato una società storica in una “barzelletta”.
Nel mirino del gruppo "1922" finisce in particolare il presidente Cesare Parasecoli, criticato per la sua gestione definita “incompetente a livello tecnico e gestionale” e per gli scarsi rapporti con la tifoseria. Vengono citati episodi specifici, come la retrocessione nell’anno del centenario e il caso di Montefano del 2019, quando – ricordano – la squadra non uscì dagli spogliatoi per salutare i tifosi presenti sotto la pioggia.
Il comunicato punta il dito anche contro lo stato del campo da gioco, definito spesso impraticabile, e contro la gestione del settore giovanile, segnata da “tornei disputati senza allenatori” e dalla scelta di puntare su giocatori esterni anziché su quelli cresciuti nel vivaio.
“È arrivato il momento di lasciare da soli tutti questi incompetenti – prosegue la nota – e anche chi ancora li difende. Riteniamo invece il mister e i giocatori completamente esenti da responsabilità”.
Il gruppo conclude chiarendo che chi tra loro vorrà continuare a seguire la Biagio lo farà a titolo personale, senza organizzazione né striscioni.
Una presa di posizione dura che segna la fine di un’epoca e apre scenari incerti per il futuro del tifo organizzato a Chiaravalle.
