L'infortunio, l'operazione... il gol: immenso FABRIZIO VALLESI
L'attaccante del Petritoli a quasi 47 anni torna a segnare dopo mesi durissimi alle spalle

PETRITOLI. In pieno recupero segna il gol del pareggio in extremis. Fabrizio Vallesi (foto), 47 anni il prossimo 29 marzo, segna il primo gol della sua seconda stagione al Petritoli nella sfida contro la Cuprense (Prima categoria D), terminata 2-2. Vallesi ha una carriera da bomber infinita alle spalle (Fermo, Sangiorgese, Montrubbianese, Monturano Campiglione, Montottone, Torrese...) ma questa rete ha un sapore diverso.
"Era qualche settimana che sognavo di poter esultare per un gol dopo circa un anno dal brutto infortunio subito al ginocchio - racconta - un gol avvenuto su calcio d'angolo all'ultimo minuto di recupero dopo un contrasto in aria tra un difensore e il nostro mister giocatore Raffaeli; la palla rimane lì, arrivo io e segno il gol che vale il meritato pareggio. E' un punto che ci dà morale e fiducia per affrontare al meglio le prossime partite".
Vallesi parla dell'infortunio e della rinascita.
"Mi sono infortunato gravemente al ginocchio, poi l'operazione a metà febbraio dell'anno scorso, dopo molti anni di attività era arrivato a mettere fine alla mia storia di calciatore. Ma fin dai primi momenti dopo l'infortunio mi sono dato subito un obiettivo, che era quello di tornare come ero prima a livello fisico e di riprendere da dove avevo lasciato a livello calcistico.
È stato un anno molto difficile, devo ringraziare la mia famiglia, mia moglie Arianna e mia figlia Alice che mi hanno supportato e sopportato, e tutti quelli che mi conoscono, parenti, fisioterapista, amici, compagni, avversari, senza tralasciare nessuno, che mi hanno incitato durante questo lungo percorso.
Anche se sconsigliato dai medici, nonostante l'età che avanza, ho voluto intraprendere questo duro percorso, per ritornare dove ero rimasto. Sono stati mesi durissimi, ma piano piano si vedeva qualche spiraglio di luce e non ho mai mollato, così sono arrivato dove sono oggi".
La vicinanza della società e della squadra del Petritoli.
"La società, il mister, i compagni e i tifosi mi hanno aspettato, non vedevo l'ora di ripagarli.
Non sto ancora benissimo, ma è già da qualche partita che gioco gradualmente degli spezzoni, questo finale di campionato mi servirà per crescere a livello fisico, ma soprattutto per riprendere sempre più sicurezza in me stesso, cercando il più possibile di dare una mano alla squadra, che tanto mi ha dato e chiudere al meglio questo campionato.
Come vedo il mio futuro? Se la salute mi assisterà fino a quando ne avrò voglia e non mi peserà allenarmi, proseguirò a giocare e ad esultare dopo un gol segnato".
