Eros Vergari: "Gruppo e società meritano di lottare per i primi posti"
La puntuale analisi sulla stagione del centrocampista della Pinturetta
PORTO SANT'ELPIDIO. Continua il suo splendido cammino la Pinturetta Falcor di mister Jacopo Birilli. La compagine elpidiense sembra aver assorbito senza contraccolpi il salto in Prima categoria, ed anche quest'anno sta recitando un ruolo da protagonista, poco pronosticato ad inizio stagione. Con Eros Vergari (foto) uno degli uomini di maggior carisma ed esperienza della squadra del presidente Stelio Verdecchia, analizziamo il cammino e le prospettive stagionali.
Partiamo dalla gara di sabato contro il Villa S. Antonio, altra matricola terribile.
“Quella di sabato è stata una vittoria importante, i nostri avversari si sono dimostarti molto ben organizzati, ma il pallino del gioco lo abbiamo avuto sempre noi. Abbiamo anche sciupato qualcosa fino a quando Spagna è riuscito, come spesso gli capita, a centrare il bersaglio”.
Un terzo posto che credo in pochi avessero pronosticato?
“Effettivamente ora ci troviamo in una posizione di prestigio che certamente meritiamo, stiamo lavorando bene, il gruppo è solido, ragazzi che si conoscono da sempre ed in mezzo al campo sono pronti a dare sempre il massimo. Questa è la nostra vera forza”.
Il vostro obiettivo come neo promossa era ovviamente la salvezza, ora è il caso di parlare di altri traguardi?
“Continuare a parlare di salvezza ora che abbiamo 30 punti sarebbe ridicolo, diciamo che non ci poniamo obiettivi, non abbiamo in testa traguardi da tagliare e ricordiamoci sempre che siamo una matricola, viviamo alla giornata affrontando al meglio ogni gara ed alla fine tireremo le somme”.
Siete pronti eventualmente per affrontare una corsa verso i play off?
“Nel caso si presentasse l'opportunità di lottare per i primi posti, è ovvio che non ci tireremo indietro, non abbiamo paura, ma la strada è ancora lunga ci sarà bisogno di tanto cuore e tanta umiltà, la concorrenza è di alto livello. Montalto e Castignano sono ottime squadre, la Jrvs è temibilissima e mi sembra ci assomigli molto dal punto di vista della mentalità, inoltre anche se hanno un leggero ritardo c'è sempre da tenere d'occhio sia la San Marco che l'Offida, squadre che sulla carta hanno le rose più competitive”.
Quest'anno all'età di 30 anni sei arrivato alla Pinturetta dopo una carriera anche in categorie superiori, quali sono stati i motivi della scelta?
“Come dicevo prima l'ambiente estremamente familiare e la grande amicizia tra tutti i ragazzi della squadra sono la nostra forza, il presidente Verdecchia è un grande trascinatore, la società è piccola ma molto ben organizzata e meritevole di risultati anche importanti. Mi trovo benissimo e dopo tante esperienze sono contento di aver scelto la Pinturetta”.
A proposito di esperienze vissute, quali ricordi con maggiore piacere?
“Sono state tutte importanti, dalle giovanili con la Fermana alla Serie D con il Grottammare, anche l'anno in Eccellenza con il Porto S. Elpidio quando lasciai a metà stagione per impegni di lavoro. Dopo altre esperienze sono forse le 4 stagioni alla Sangiorgese, dove siamo risaliti in Promozione dalla Terza categoria, che mi hanno procurato le emozioni più forti. Momenti intensi che spero di vivere ancora con la maglia della Pinturetta”.