CLAMOROSO! Si becca 2 giornate di squalifica ma era... al lavoro!
E' la vicenda kafkiana capitata a Giacomo Gasparrini dell'Atletico Ponterosso. La gara contro l'Aquila è stata sospesa dall'arbitro al 93' comminando nel referto 29 squalifiche. Ma lui era stato sostituito al 75' e già stava in azienda
Si becca 2 giornate di squalifica senza essere al campo: era al lavoro! E' la vicenda kafkiana capitata a Giacomo Gasparrini dell'Atletico Ponterosso (foto in alto a destra), la cui sfida contro L'Aquila (Terza categoria D) è passata alle cronache sportive (vedi articolo) per la maxi rissa e le 29 squalifiche comminate dall'arbitro dopo la sospensione della partita avvenuta al 93'. Ma più che una maxi rissa con scene da far west si sarebbe trattato di una zuffa tra 5-6 persone durata lo spazio di pochi secondi. Ma le anomalie non finiscono qui, perchè ci sarebbe un'altra curiosità, supportata da testimonianze: le uniche tre persone che si sono veramente gettate nella mischia sono state le uniche a non esser state squalificate!
Ma andiamo alla vicenda di Gasparrini, squalificato quando già stava sul posto di lavoro. I fatti.
Gasparrini è stato sostituito intorno al 75', appena varcata la linea di bordo campo e abbracciato il compagno che stava subentrando, si è fatto consegnare le chiavi dello spogliatoio, è uscito salutando la panchina avversaria, e si è diretto negli spogliatoi per una doccia lampo e poi dritto dritto al lavoro (il suo turno iniziava alle ore 16). In tarda serata, uscendo dal negozio, ha ripreso il cellulare e ha trovato diverse chiamate e messaggi di amici ed ex compagni presenti al campo sportivo che gli chiedevano stupiti "Ma davvero l'ha sospesa?". Alla partita erano presenti anche molti giocatori del Candia Baraccola, al campo perché si giocava di domenica, e anche loro sono rimasti increduli dalla decisione dell'arbitro.
A questo punto Gasparrini vuole ripristinare la verità dei fatti e farà presente le sue istanze alla giustizia sportiva ma il referto arbitrale è legge a meno che il direttore di gara non faccia un "mea culpa"...