Presidenti, Eccellenza a porte chiuse o stop di un mese?
Abbiamo interpellato diversi dirigenti delle squadre del massimo torneo regionale. Ecco il loro pensiero in merito alla situazione
In base al Decreto di ieri sera del Governo si profila lo stop completo dei campionati dilettantistici fino al 3 Aprile. Una situazione anomala e mai verificatasi, che sta senza alcun dubbio mettendo in difficoltà le società, i calciatori, gli staff tecnici e naturalmente le persone preposte a prendere delle decisioni. Di oggi anche la presa di posizione della Lega Nazionale Dilettanti che pone come termine ultimo per la chiusura dei campionati di Eccellenza, play off compresi, il 24 maggio. Per capire il punto di vista delle società, abbiamo interpellato alcuni dirigenti delle squadre iscritte al campionato di Eccellenza Marche, che ci hanno espresso il loro punto di vista.
Tutti sono consapevoli della gravità della situazione, pongono alla base un principio imprescindibile: la salute resta comunque il bene primario da salvaguardare. Partendo da questo assunto si sviluppa un ventaglio di proposte, che potrebbero permettere di terminare nella maniera meno traumatica possibile questa sfortunata stagione. Una soluzione auspicata da diversi dirigenti sembra essere quella di ripartire il prima possibile, facendo delle regole precise per giocare a porte chiuse. Non sarà semplice per tutti portare avanti questa eventualità, viste anche le diverse condizioni degli impianti sportivi, non tutti attrezzati per giocare in condizioni di emergenza. Diciamo che con un pochino di buona volontà e collaborazione, si potrebbe comunque provare, limitando al massimo le presenze all'interno degli impianti. Questa è la soluzione auspicata dal presidente Vittorio Massi del Porto d'Ascoli, da Alceo Galiè direttore generale del Grottammare, da Alessandro Sperandio presidente dell'Atletico Gallo, da Sandro Santini presidente del Marina Calcio e dai dirigenti del Valdichienti Ponte. Disponibile ad accettare le decisioni che verranno assunte, e comunque pronto ad adeguarsi, anche il presidente Giovanni Fioravanti, pur non nascondendo le difficoltà per l'impianto che ospita le gare dell'Atletico Azzurra Colli. Rispettoso delle decisioni che verranno prese, ma propenso a ripartire dopo il 3 aprile, il presidente del Montefano Stefano Bonacci, disponibile a studiare anche soluzioni diverse ed eventuali recuperi infrasettimanali, pur di portare a termine la stagione anche con grande ritardo. Propenso ad attendere gli sviluppi fino all'inizio di Aprile, senza far correre rischi inutili ai tesseratri, anche il direttore generale del Sassoferrato Genga Cristian Appolloni. Preoccupato per la salute dei tesserati il massimo dirigente della Vigor Senigallia Franco Federiconi, che considera allo stesso livello la disputa delle gare, da subito a porte chiuse, oppure dal mese di Aprile in pratica ogni tre giorni, ma sottolinea l'emergenza economica generale che dovrebbe comunque prevalere su qualsiasi altra decisione. Campionato ormai gravemente compromesso a giudizio del presidente della San Marco Lorese Domenico Dezi, il quale ritiene che sia meglio sospendere tutto, salvaguardando la salute di calciatori, dirigenti, sportivi e staff tecnici e ripartire a settembre, auspicando una situazione di maggiore tranquillità.