Scodanibbio: "I settori giovanili al centro della ripresa"
Intervista al responsabile del settore giovanile del Portorecanati
PORTO RECANATI. Leonardo Scodanibbio (foto) è il responsabile del settore giovanile del Portorecanati.
Scodanibbio, come stai vivendo questo periodo di lockdown?
"Riempio le giornate con le lezioni tramite la DAD per la scuola, studio, webinar e allenamento quotidiano a casa. Sicuramente la distanza non aiuta, ma la tecnologia in questo momento è un’importante risorsa, infatti cellulare e computer sono diventate le nostre “finestre” sul mondo. L’assenza del calcio la considero purtroppo insostituibile, manca tutto. Forse stiamo comprendendo quanto possa essere straordinariamente bella la normalità".
Cosa ne pensi di questa sospensione dell’attività?
"Credo che la partita più importante da vincere ora sia con la vita, e ogni sforzo debba essere orientato in quella direzione. Allo stesso tempo bisognerà essere pronti quando la situazione sanitaria lo permetterà, nel ripartire con organizzazione e sicurezza. Faccio fatica ad immaginare lo stesso tipo di calcio finita l’emergenza, come la società dove viviamo muterà dopo il Covid-19 così dovremo essere bravi a farlo anche noi, per rendere il tutto sostenibile".
Come potrebbe ripartire il calcio?
"Questa particolare situazione che stiamo vivendo, potrebbe anche rappresentare un’occasione per fare importanti riforme. Personalmente credo che al centro dell’attenzione debbano esserci i settori giovanili, possiamo solo immaginare l’impatto negativo che sta avendo nei ragazzi l’interruzione dell’attività, e credo che i centri sportivi di ogni genere, possano diventare un’importante risorsa per tutte le comunità, a maggior ragione in questo momento storico. Lo sport potrà fare da volano per un ritorno alla normalità dei nostri ragazzi, spero che gli venga data l’importanza e attenzione che merita. Auspico aiuti concreti a tutto il movimento".
Come immagini il calcio dopo il Covid-19?
"Lo immagino ancora più bello di come lo abbiamo lasciato, non riesco a pensare ad un calcio che non sia felicità, passione e unione. Sicuramente ci saranno delle difficoltà, ma allo stesso tempo credo che saremo tutti pronti nel dare del nostro meglio per cercare di superare ogni ostacolo. La speranza è quella di riprendere il prima possibile, forse riusciremo ad apprezzare ancora di più ogni aspetto di questo sport che tanto ci manca".