CALCIO & VIOLENZA. Per 2 giocatori arrivano anche i Daspo!
I fatti risalgono al 6 novembre
Dopo le aggressioni e le maxi squalifiche, arrivano anche i Daspo. Due calciatori banditi per un anno non solo dai terreni di gioco, ma anche dagli stadi. Non potranno più mettere piede a qualunque manifestazione sportiva i giocatori che il 6 novembre, un sabato nero per il calcio dilettantistico anconetano, si sono scagliati contro - rispettivamente - un allenatore e un dirigente della squadra avversaria. L'ennesimo provvedimento a carico dei due calciatori violenti è stato preso dal questore Cesare Capocasa.
La Divisione Anticrimine ha notificato il doppio Daspo - che vieta l'accesso per dodici mesi negli stadi e nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive di calcio di qualunque categoria, organizzate dalle federazioni sportive e dagli enti e organizzazioni riconosciuti dal Coni - a un giocatore del Piano San Lazzaro e uno del Pietralacroce. Avevano perso la testa quasi in contemporanea, all'apice delle tensioni accumulate in partite di Seconda Categoria piuttosto elettriche.
Il gesto compiuto dal 27enne del Piano sul campo di Vallemiano aveva lasciato di stucco anche i compagni, che lo conoscono come un ragazzo dal temperamento acceso ma mai violento. E invece, sul finire del primo tempo dell'incontro con il Senigallia capolista, in un momento di nervosismo, forse caduto in una provocazione, dopo un fallo a centrocampo commesso da un compagno, ha preso la rincorsa e si è scagliato contro l'allenatore avversario, raggiungendolo all'addome con un calcio volante, in stile kung-fu. Il tecnico, messo al tappeto, era stato soccorso dal 118 e portato in ambulanza all'ospedale, per poi essere dimesso in serata, fortunatamente senza gravi conseguenze. La partita era stata sospesa dall'arbitro per quasi mezz'ora. «Il dolore è stato forte, ma non lo denuncerò», ha rivelato l'allenatore del Senigallia. Evidentemente, ha pensato che fosse già sufficiente la punizione arrivata nei confronti del giocatore dalla giustizia sportiva (squalifica fino al marzo 2024), dal suo stesso club (è stato messo fuori rosa e tagliato) e infine dal questore: per un anno niente calcio, neppure da spettatore. Un provvedimento durissimo per chi ha il pallone nel cuore.
Esilio dagli stadi per un anno anche per il giocatore brasiliano del Pietralacroce che, sempre il 6 novembre e sempre nello stesso girone C di Seconda Categoria, poco dopo l'aggressione-choc di Vallemiano, al Bernacchia di Camerano aveva assalito un dirigente della Real Cameranese. Accecato dall'ira, al termine di una partita incandescente e dopo un gol subito in contropiede al 98', l'aveva rincorso per rifilargli con violenza tre pugni. Il parapiglia era stato sedato dall'intervento dei carabinieri e dei sanitari. Nel referto dell'arbitro non c'è traccia di presunti insulti a sfondo razzista che in un primo momento il giocatore sembrava aver ricevuto. È singolare il fatto che, nel suo caso, il questore (Daspo di un anno) sia stato più severo del giudice sportivo che ha squalificato per poco più di 3 mesi il ragazzo. Dunque, anche se per la giustizia potrebbe tornare a giocare dal prossimo 24 febbraio, di fatto l'esilio dai campi si protrarrà fino al dicembre 2022.
(FONTE: CORRIERE ADRIATICO)