ANCONA, caos nelle giovanili: "Noi tecnici in attesa dei rimborsi"
Alzano la voce gli allenatori senza contratto della società dorica

ANCONA. Per salvare l'Ancona e farla ripartire in Serie D servono 400mila euro entro il 4 luglio insieme alla documentazione richiesta. I giorni successivi potranno costituire una nuova società, assegnare le deleghe e presentare la fideiussione di 31mila euro e l’iscrizione, per cui la finestra è aperta dall’8 con proroga fino al 12 luglio.
Intanto i tecnici (senza contratto) del settore giovanile biancorosso scrivono un comunicato indirizzato ai media per denunciare la difficile situazione che stanno affrontando da tre settimane a questa parte.
«In questi due anni e mezzo – scrivono i tecnici dell’Us Ancona giovanile – non ci sono mai stati considerevoli ritardi nei pagamenti e siamo sempre stati tranquillizzati sulla situazione economica del club. Abbiamo sempre temporeggiato e continuato a lavorare per il bene dei ragazzi, ma alla fine abbiamo soltanto sacrificato le nostre famiglie. Siamo costretti a rompere il silenzio e portare alla vostra attenzione la situazione che ci ha profondamente danneggiato. I rimborsi a noi dovuti non sono stati corrisposti, nonostante le promesse ricevute. Ci sentiamo presi in giro. Avevamo accettato un accordo verbale basato sulla fiducia reciproca: noi l’abbiamo rispettato, continuando a lavorare con impegno e serietà, mentre la società è sparita, disattendendo le promesse fatte. Il 4 giugno (il giorno ultimo utile al pagamento degli stipendi di marzo e aprile, che poi ha portato all’esclusione dell’Us Ancona dal campionato di serie C, ndr), l’amministratore delegato, Roberta Nocelli, aveva rassicurato noi tecnici senza contratto, dichiarando che avrebbe provveduto al pagamento dei rimborsi il giorno seguente, qualora ci fosse stata la mancata iscrizione in Lega Pro. La situazione è ancora più amara, se pensiamo che ci è stato detto che «siamo tutti nella stessa barca». Questa affermazione è palesemente falsa e offensiva nei confronti di chi, come noi, mette passione e impegno quotidiano in questo progetto». Sono passate tre settimane, infatti, e la situazione in casa Us Ancona non è certo migliorata. Chiediamo con urgenza che sia fatta chiarezza e che ci siano riconosciuti i rimborsi dovuti. Chiediamo anche un incontro formale con il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, e con l’assessore con delega ai rapporti con l’Ancona, Daniele Berardinelli, per una maggiore tutela poi nei nostri confronti».
