E' tornato a sedersi su una panchina dopo due anni e mezzo, l'ultima volta fu il 22 maggio 2022 e si salvò in Serie D col Montegiorgio al 90' dell'ultima giornata. Fabio Brini, ex portiere di Serie A e poi tecnico di successo con esperienze anche in serie B, ha iniziato male l'avventura alla guida della Fermana (0-1 con la Recanatese) ma non gli manca coraggio e determinazione per guardare al futuro con ottimismo.
"Sapevo delle difficoltà, sono venuto a Fermo per lottare e migliorare le cose. La gara ha mostrato delle situazioni in cui non abbiamo fatto benissimo, però sull'impegno non posso dire nulla. Gli episodi hanno condizionato, potevamo fare diverse cose in modo migliore. C'è da lavorare, noi, i calciatori e la società. Sotto il periodo natalizio abbiamo fatto tanti allenamenti, qualcosa è stato fatto e bisognerà fare ancora di più. Cosa e chi mi ha convinto ad accettare questa sfida? Sono stato a riposo due anni per mia scelta, la Fermana mi ha dato stimoli e così sono arrivato in mezzo al casino, anche se il casino tanto descritto non l'ho visto. Ho i miei punti di riferimento, ma è chiaro che a quello che è stato detto bisognerà dare un seguito con i fatti".
Poi Brini passa ai consigli e alla prossima partita con l'Ancona: "Se noi abbiamo paura di perdere o di sbagliare non riusciamo a migliorare. Dobbiamo buttar via il timore che abbiamo addosso il più in fretta possibile. La sfida con l'Ancona? Coi dorici ho ottenuto da allenatore due promozioni della C alla B, ho allenato in Serie B, ho ricordi belli ma fa parte del passato. Della Fermana nella parte finale della mia carriera ero stato anche capitano ed adesso sono tornato a rappresentare lo scudetto dei canarini. Mi preoccupo solo di questo".