Futura 96, Luca Bordoni e quel gol pronosticato da Di Clemente
Vive proprio a Capodarco e sente molto questa maglia: "In casa va costruita la salvezza"
FERMO. Per lui che è nato e vive a Capodarco questa maglia ha un significato speciale e il gol di domenica è indubbiamente una liberazione. Luca Bordoni, classe 1986, non ha il compito in campo di fare gol ma quello di guidare la difesa al meglio per evitare di prenderli. Domenica però si è trasformato in bomber segnando una rete indubbiamente pesante come quella che ha permesso di superare di misura l’Atletico Piceno. «Sono tre anni che sono tornato casa – conferma Luca – questa maglia la sento molto mia ed è chiaro che viva intensamente questa esperienza. Quella di domenica è stata una vittoria fondamentale anche perché ci ha permesso si accorciato rispetto alla salvezza diretta: la classica vittoria che vale sei punti». Nel finale l’unico neo è stato il rosso rimediato che lo costringerà ad un turno di stop: «In campo sono uno che, pur non essendo capitano, si fa sentire. L’espulsione (costata carissima, ben tre giornate, ndr) ricevuta però non l’ho proprio capita: nessuna esagerazione: l’arbitro ha detto che ho tentato di colpire un avversario con il gomito ma non è affatto così».
Non è stata una prima parte di stagione semplice per la Futura 96 che ha iniziato con Matteo Marcaccio in panchina, cui è subentrato Maurizio Di Clemente anche se i risultati hanno fatto fatica ad arrivare: «Diciamo che fare appello alla sfortuna non mi piace, ma quest’anno ci ha detto molto male in diverse gare e anche a livello di infortuni. Almeno quattro o cinque gare potevano avere un esito diverso, con vittorie o pareggi che avrebbero indubbiamente cambiato la nostra classifica. Ma i risultati non sono arrivati spesso in maniera incredibile».
Domenica è tornato il successo casalingo al Postacchini, un sintetico che negli anni passati è stato fortino quasi inespugnabile e che in questa stagione è stato invece perforato più volte: «Le partite in casa sono molto importanti perché la salvezza va costruita davanti al nostro pubblico, come fatto negli anni passati. Il cambio di mister? Direi che è cambiato molto, è arrivato un tecnico comunque esperto e anche i dettagli fanno la differenza. Nel corso dell’ultimo allenamento prima di domenica abbiamo provato tanti calci piazzati senza mai segnare. Il mister ha detto a quel punto: sono sicuro che vinceremo con gol su calcio piazzato e così è stato». A volte anche i dettagli fanno la differenza.
(Fonte: Il Resto del Carlino)