MATELICA-MACERATESE come MONTEGRANARO-FERMANA: la storia si ripete?
A 5 anni di distanza si potrebbe riverificare il percorso che portò Maurizio Vecchiola a Fermo, stavolta protagonista Mauro Canil e Macerata: progetti praticamente identici
MACERATA. Un progetto di respiro territoriale, o meglio provinciale, che parte da un importante centro della provincia e abbraccia il capoluogo. In estrema sintesi questa l’idea di Mauro Canil e Maurizio Mosca, coordinatori dell’idea maturata e confermata proprio nelle ultime ore, con tanto di incontro con il primo cittadino Carancini. Un asse Matelica-Macerata che possa riportare il calcio che conta nel capoluogo maceratese dopo un periodo non certo positivo. Idea affascinante e progetto che sembra ormai partito anche se c’è ancora del margine su cui lavorare in merito ad aspetti funzionali. Non è però una cosa del tutto nuova perché qualcosa di assolutamente simile, per alcuni tratti identico, è avvenuto a Fermo esattamente cinque anni fa per mano dell’iniziativa di Maurizio Vecchiola. Due imprenditori di altissimo livello e massima serietà come Canil e Vecchiola, che propongono idee simili.
FERMO, 2013. Vecchiola era alla guida del Montegranaro Provinca Fermana fresco di promozione in D con la doppia vittoria negli spareggi nazionali, intenzionato ad allargare definitivamente sotto il Girfalco la sua idea di calcio che abbracciasse il territorio. Nascono i contatti con alcuni dirigenti della US Fermana 2006 (approdata anch’essa in D con il successo di Rieti ma che non viveva in ottime acque societarie) e da qui l’accordo con la nascita della Football Club Fermana (tecnicamente con la fusione con una società fermana di categoria inferiore): si gioca al Recchioni, in Serie D, con colori di maglia gialloblù (gli stessi di Fermana e Montegranaro) e si rilancia l’entusiasmo del calcio canarino. Qualche anno di assestamento prima del colpo grosso con la promozione in C e la salvezza dello scorso anno.
MACERATA 2018. Una storia che ha tanto in comune con quanto si sta profilando a Macerata. Un presidente appassionato come Canil che guida il Matelica, protagonista assoluto delle ultime stagioni di Serie D, fresco di vittoria nei playoff e con la concreta possibilità del ripescaggio in Serie C. Da qui l’idea, maturata nel tempo, che allargare l’idea al capoluogo di provincia che dispone dell’unico impianto della provincia (l’Helvia Recina) pronto per affrontare la Serie C. Il tutto in una piazza affamata di calcio come quella maceratese dopo un anno di digiuno assoluto dai colori biancorossi. Contatti già avvenuti da tempo che si sono fatti concreti con l’intervento di Maurizio Mosca e l’incontro proprio nelle ultime ore con il sindaco Romano Carancini. Possibilità che si fa sempre più concreta di ora in ora. Che sia D (in caso di mancato ripescaggio) o Serie C poco cambierebbe nella sostanza: si giocherebbe all’Helvia Recina, colori di maglia biancorossi, gli stessi di Matelica e Maceratese. Cinque anni dopo, e una quarantina di chilometri di distanza, la storia potrebbe ripetersi. Andando avanti con la fantasia si pensa a Matelica Provincia Maceratese, giusto per giocare con i nomi. Anzi, si sta già ripetendo con tante similitudini e la lungimiranza di grandi imprenditori.