Paniccià: il ritorno dopo un anno di stop. E a 42 anni è ancora al top
Fermo una stagione per un problema al tallone di Achille, difende i pali della Futura 96. "Il segreto? Solo lavoro ed entusiasmo"
FERMO. Chi domenica era al comunale di Capodarco di Fermo ad assistere all’incontro di Promozione B tra Futura 96 e Atletico Azzurra Colli avrà potuto ammirare almeno due/tre palle gol neutralizzzate da un portierino niente male, 42 anni compiuti ad aprile, un fisico da far invidia a molti e una grinta come pochi. Stiamo parlando di Simone Paniccià (foto, vedi scheda), classe 1976, estremo difensore della Futura 96.
Soprattutto nel secondo tempo quando i suoi compagni di squadra hanno sofferto le ripartenze di un indomito Colli, lui ha sfoderato interventi di grande classe e se il risultato finale è stato di 0-0 il merito è stato soprattutto suo.
Simone Paniccià, ancora qui sui campi di calcio?
“Si…si…sono stato quasi un anno fermo a causa di un infortunio al tallone di Achille ma non mi sono perso
d’animo e non ho mai pensato di appendere i guanti al chiodo. Sono guarito e quando mi hanno chiamato qui alla Futura 96 non ci ho pensato neanche un secondo e ho risposto presente”.
Ti vediamo in ottima forma, fisico asciutto e tanta grinta, qual’è il tuo segreto?
“Nessun segreto, solo tanto entusiasmo e tanto lavoro. Devo essere bravo a distribuire bene i carichi di lavoro e allenarmi comunque sempre un giorno in più rispetto ai miei compagni di squadra”.
L’impressione che abbiamo nel vederlo così pieno di entusiasmo e grinta è che lo troveremo sui campi di calcio per diversi anni ancora!
(Fabrizio Ottavi)