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Champions senza tifo: sono un ricordo i super incassi di Inter e Juve

Champions più magra in tempo di pandemia. E senza tifoserie è ancora più triste. 
Quando la Coppa dei Campioni fu ribattezzata Champions League, nel 1992-93, agli 8 club emersi dalle eliminatorie vennero distribuiti 33 miliardi di vecchie lire. Con il tempo la competizione si è trasformata in uno spettacolo irrinunciabile e in una macchina da soldi, fino a sfiorare i 2 miliardi di euro di montepremi. Ma ora quei quattrini sono in balia del Covid. Altri tempi, altre cifre.
In questa edizione segnata dal Covid-19 l’unico dato sicuro è quello del taglio dei premi. L’Uefa è stata costretta a concedere uno “sconto” alle tv e agli sponsor per i ritardi imposti dai lockdown nazionali e per l’accorciamento del format (niente ritorno per i quarti e le semifinali): la riduzione per i club partecipanti alla Champions 2019-20 è di 458 milioni (566 includendo l’Europa League).

Gli stadi chiusi sono una mazzata per i club.
Basta prendere i bilanci 2018-19: 14 milioni dai biglietti Champions per la Juventus, 12 milioni (di cui 5 di abbonamenti) per l’Inter. Le partite europee più attese, con il corollario dell’hospitality, hanno un giro d’affari pari o superiore ai proventi stagionali di un club medio di A: qualche mese prima del Covid-19, Inter - Barcellona aveva portato 7,9 milioni nelle casse societarie e con una tifoseria nerazzurra da mille e una notte, l’incasso più alto per una partita di calcio in Italia, mentre il record della Juventus risale ai quarti con l’Ajax dell’aprile 2019 (oltre 5,5 milioni). L’Uefa consente il riempimento del 30% degli impianti ma tutto dipende dalle disposizioni delle autorità locali. Secondo una ricognizione di Kpmg, attualmente i tifosi sono banditi in 6 dei 15 Paesi rappresentati nella fase a gironi, alcuni Paesi consentono solo il 10-20% della capienza, altri un numero fisso. Lo spettacolo della Champions va avanti, ma senza pubblico non ha lo stesso fascino e soprattutto a risentirne sono le casse dei club.

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  Scritto da La Redazione il 21/10/2020
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