Rabbia Urbino: "Insulti razzisti del Montefano. Arbitro spettatore"
Il duro comunicato della società ducale
In merito alla gara di Eccellenza 1^ giornata Urbino - Montefano (0-1) riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa della società LMV Urbino Calcio.
Quello che non ti saresti mai aspettato è già successo, per di più alla prima giornata di campionato di Eccellenza, il massimo campionato regionale. Una terna arbitrale non all’altezza ha permesso ai giocatori del Montefano Calcio di proferire frasi razziste verso giocatori della squadra locale; frasi udite in modo chiaro ed esplicito anche dalla tribuna. Un comportamento irriguardoso che non solo ha come capo espiatorio un calciatore, il portiere avversario, ma tutta la società Montefano rea di non aver preso adeguati provvedimenti verso il proprio giocatore. Questi signori con la casacca nera che si prendono il palcoscenico domenicale forse non sanno che tra i loro compiti rientra proprio quello di tutelare i giocatori anche e soprattutto verso questo tipo di comportamenti irriguardosi ed intollerabili. Invece nulla di tutto questo anzi, ancora una volta, è stato più facile accanirsi contro i più deboli che subiscono discriminazioni a sfondo razziale che non dovrebbero più esistere nei campi di calcio soprattutto di categorie minori. Considerato che la rosa della LMV Urbino Calcio 1921 annovera cinque giocatori di colore, caro Signor Ercoli della sezione di Fermo, chi doveva in casi come quello di ieri tutelare i nostri giocatori? Chi dice ai nostri tifosi che la sconfitta è nulla rispetto a questi gesti incresciosi? Se la terna arbitrale non interviene, per motivi a noi sconosciuti, chi deve prendere provvedimenti in questi casi? La domanda è d’obbligo: la prossima volta i giocatori gialloblù dovranno lasciare il campo per avere rispetto? Qualcuno deve rispondere a queste domande, perché l’aspetto tecnico lascia il posto all’aspetto umano, non si può passare sopra ad un siffatto atteggiamento e se la terna arbitrale non è intervenuta come doveva ci aspettavamo che la società ospite prendesse provvedimenti contro il suo giocatore reo confesso. Niente di tutto questo e allora non ci resta che richiedere ed urlare giustizia agli organi competenti e alla gente tutta, che sappiamo deprecare tali atteggiamenti, che nulla centrano con il calcio e con lo sport. Faremo valere le nostre ragioni contro questa crudeltà, si una vera e propria crudeltà, fino ai massimi esponenti governativi utilizzando tutte le prove in nostro possesso (immagini, registrazioni e testimoni) per gridare a gran voce che Urbino ama lo sport e odia la brutalità, la bestialità e la disumanità perché prima che calciatori, tifosi, dirigenti, allenatori siamo tutti uomini.
L.M.V. URBINO CALCIO