ROSSANO GAGLIARDINI: l'addio al calcio dopo 900 presenze!
Il giocatore simbolo della Cameratese chiude con l'attività agonistica
Vai alla galleriaCinquantatre anni il prossimo 17 luglio, dopo oltre 900 presenze tra i dilettanti Rossano Gagliardini (foto) lascia il calcio giocato. Abbracci tra amici, il commiato ai compagni di squadra, la certezza che uno come lui resta per sempre il simbolo del calcio di Camerata Picena con 512 presenze. Non un semplice giocatore, qui inchiniamoci davanti ad un mito.
L'ultima gara giocata sabato scorso, la decisione di smettere. Una carriera vissuta tra Seconda a Terza categoria quella di Gagliardini, con uno scampolo anche in Prima categoria ma, ci scherza sopra, "ci sono arrivato tre stagioni fa all'età di 50 anni!".
Classe 1971, ruolo centrocampista, 34 anni campionati e una sola espulsione ("in una finale playoff") e mai, sottoliniamo mai, infortuni seri.
Fisico d'acciacio (e mente di più), una compagna e una figlia di 29 anni, Gagliardini lavora in un'azienda agricola e il calcio lo accompagna fin dai primi passi. La sua carriera inizia a 12 anni con i giovani dell'Agugliano, dopo il servizio militare inizia a peregrinare per l'anconetano: Montemarciano, Staffolo, Sampaolese, Camerata. In ogni posto lascia il cuore, in ogni posto scrive una pagina di storia calcistica locale. Ma Camerata è Camerata, e l'addio è con la maglia del suo paese e gli amici più cari.
"E' arrivato il momento di staccare - ci racconta Gagliardini - è stato un bel viaggio con tanti amici e con una passione infinita. Ho fatto tanti sacrifici, tutti i sabati a giocare, gli allenamenti, il lavoro, la famiglia... E ora? Già in molti mi hanno detto di fare il dirigente, vedremo".
Vittorie e gare epiche, quante ne avrà da raccontare Gagliardini..."Ho vinto diversi campionati sempre dalla Terza alla Seconda categoria, negli anni 1996, '97, 2017. Una partita da ricordare? Il derby Sampaolese - Staffolo disputato il 3 maggio 2014, era una finale playoff giocata sotto il diluvio e conclusa con quattro espulsioni, vincemmo in 7 contro 10 ai supplementari".
Con l'addio è tempo di ringraziamenti. "Ringrazio tutti gli allenatori che ho avuto nel corso degli anni, alcuni di loro fondamentali per il mio percorso: Italo Maiani, Claudio Seta, Luciano Gioacchini, Stefano Fiori, Franco Martarelli, Stefano Forconi che putroppo non c'è più, Claudio Catalano, Paolo Ceci, Michele Gerini, con quest'ultimi due ho lavorato di più, e poi Giorgio Sternardi, Giorgio Latini, Cesare Carletti.
Ringrazio tutte le dirigenze, tutta la famiglia dell'ASD Sampaolese, il presidente Romolo Marchegiani, Urbano Cotichella, sono la mia seconda famiglia.
Ringrazio la società di Camerata, il presidente Andrea Lupinelli che mi ha permesso di organizzare la festa di fine carriera, il direttore sportivo Giuliano Pasqualini, una persona che mi ha visto crescere.
Ringrazio tutti i giocatori che ho incontrato nel corso delle tante stagioni, un saluto affettuoso all'amico Riccardo Sciore".
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