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I calciatori appassionati di casinò: qualche curiosità

In questi giorni è di grande attualità l’inchiesta della Procura di Torino sulle scommesse piazzate da alcuni calciatori di Serie A. Alcuni di questi, come Toniolo, dichiarano di avere giocato “soltanto a blackjack”, ma sempre in siti dal dominio .com, ovvero non autorizzati da ADM, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che controlla le attività di gioco di qualsiasi genere - dal betting ai casinò digitali - per conto dello Stato.

Proprio il gioco autorizzato a distanza è una delle attività che è fonte di importanti introiti per le casse erariali, con una spesa complessiva che in alcuni momenti ha superato anche quella relativa alle agenzie fisiche del territorio. Anche dopo le chiusure e lo stop dei concessionari in loco, causa Covid, le attività di gioco online hanno comunque continuato la loro crescita e alla fine del 2022 lo stato ha incassato 10,3 miliardi di euro.

A giocare sono i maggiorenni di ogni città dello Stivale, da Nord a Sud, e non mancano le celebrità che sono note per la loro attitudine alle puntate d’azzardo, sia online che offline.

Tra questi spiccano anche i nomi di alcuni calciatori che non hanno mai nascosto la loro inclinazione verso questo tipo di attività la quale - si ricorda - è pienamente legale se si sono compiuti 18 anni e se ci si iscrive alle piattaforme autorizzate, ovvero con numero di licenza ADM. A titolo di curiosità, la legalità di un sito si può controllare proprio dal codice di concessione a 5 cifre che deve essere esposto nelle pagine della piattaforma di gioco accanto al logo ufficiale dell’Agenzia (un timone tricolore). Esistono comunque anche pagine di comparazione specializzate nel gioco a distanza che mettono a confronto i migliori casino online aams (ex nome di ADM), anche sulla base dell’affidabilità, dai metodi di pagamento alla sicurezza, passando per la qualità di promozioni e palinsesti. Uno dei criteri base per riconoscere un concessionario autorizzato è proprio quello del dominio del sito che termina per “.it”.

Detto questo, venendo al dunque, anzi, tornando ai giocatori “vip”, ecco quali sono quelli che proprio, tra un impegno calcistico e l’altro, non rinunciano a giocare al casinò. Uno dei più noti, anche perché Campione del Mondo con la Nazionale nella storica vittoria del 2006, è il portiere Gianluigi Buffon, che pare essere anche un bravo giocatore di Texas Hold’Em. Oltre alla partecipazione ai tornei di poker, il portiere ha anche prestato il suo volto in qualità di testimonial per promuovere le competizioni della variante Texas Hold’Em organizzate dall’operatore Pokerstars. Qualche anno fa Buffon ha inoltre partecipato alla quinta tappa del campionato italiano della nota disciplina di carte, presso il Casinò di Sanremo, ovvero una delle cinque case da gioco ufficiali del Belpaese.

Oltre a Buffon, Cristiano Ronaldo è un altro dei calciatori rinomati per la loro abilità sul campo ma anche per la passione dei giochi da casinò, e, anche in questo caso, del poker in particolare. Il trentottenne pluricampione portoghese è stato visto diverse volte all’interno dei più prestigiosi casinò terrestri di tutto il mondo, che spesso e volentieri diventano occasioni di mondanità. Ronaldo ha però dichiarato di giocare a poker anche da casa, e dunque nei momenti di relax e, soprattutto, di tempo libero, un po’ come accade anche ai frequentatori “comuni”, almeno secondo le stime ufficiali fornite da Agimeg e ADM.

Ad aggiungersi alla lista dei calciatori famosi che tentano la sorte o giocano d’abilità al casinò c’è anche Christian “Bobo” Vieri: i tifosi più sfegatati e attenti ricorderanno a questo proposito la lite all’ingresso del Casinò Ca Vendramin Calergi di Venezia, quando il bomber si è rifiutato di indossare la giacca, richiesta dal dress code. Una sfuriata che è passata alle cronache, confermando anche le dicerie sul carattere impulsivo del calciatore bolognese. Una situazione analoga, con conseguenze un po’ più serie, è quella capitata al cileno Vidal fuori dal Casinò di Monticello a Santiago del Cile, alcuni anni fa: dopo la serata, a causa di un incidente, il giocatore ha distrutto la sua Ferrari, ma è fortunatamente rimasto illeso insieme alla moglie. Quanto basta però per dire che anche Vidal è un frequentatore dei casinò, così come anche Gerard Piqué.

Alcuni calciatori, poi, sono dei veri e propri professionisti, e ancora una volta è il poker il gioco prediletto. Neymar, ad esempio, ha addirittura dichiarato di volersi “dare al poker” una volta conclusa la carriera da calciatore… nonostante le premesse. I tifosi non dimenticano la clamorosa sconfitta in diretta su Twitch, che gli è valsa la perdita di un milione di euro, di fronte a un nutrito pubblico di follower e fan.

Zlatan Ibrahimovic, per chiudere la carrellata, oltre ad essere titolare di una società di scommesse a Malta, ha ammesso di essere un giocatore a distanza appassionato di casinò, ma non di rado è stato avvistato nelle sale da gioco terrestri, a tentare la fortuna.

 

 

 

 

 

 

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  Scritto da La Redazione il 22/11/2023
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