IL PERSONAGGIO. Luca Fattori: mai un "rosso" in 20 anni di carriera!
A tu per tu con il talentuoso centrocampista del Castel Trosino autore già di 4 gol: "E' un record di cui vado fiero"
ASCOLI PICENO. Uno dei giocatori che si stanno mettendo maggiormente in luce in questo primo scorcio di campionato, in Seconda categoria H, è senza dubbio Luca Fattori (foto) del Castel Trosino. Il trentacinquenne centrocampista ascolano può vantare una cariera di tutto rispetto, a partire dall'Ascoli in Serie C, il Tolentino in Serie D e tanti anni tra Eccellenza e Promozione in piazze di rilievo come: Porto Sant'Elpidio, Elpidiense, Vis Carassai, Grottese, Sangiorgese ed Atletico Piceno. Nella scorsa stagione ha contribuito all'ottima campionato dell'Atletico Azzurra Colli, che ha sfiorato l'approdo in Promozione e da quest'anno l'arrivo al Castel Trosino.
Fattori, cosa ti ha spinto a scendere in una categoria per te sconosciuta?
"L'amicizia con i dirigenti di questa società che hanno tanto insistito e la volontà del Colli di ringiovanire la rosa, diciamo che le due cose hanno camminato di pari passo, considerando anche dei possibili sbocchi lavorativi non ho avuto dubbi nello scegliere il Castel Trosino".
Quali sono le differenze maggiori tra la Seconda categoria ed i campionati nei quali di solito hai giocato?
"Soprattutto a livello logistico e di organizzazione, poi l'intensità degli allenamenti. Devo dire comunque che il livello di gioco è buono ed il ritmo abbastanza elevato, è ovvio che come l'intensità si abbassa l'esperienza diventa determinante e noi "vecchietti" facciamo ancora la differenza".
Da questa stagione giocate nello splendido impianto dell'Hotel Casale, un vantaggio?
"Certamente per un giocatore di buona tecnica, un impianto come il Casale è il massimo, ma sono diversi i campi dove si può giocare dignitosamente, anche se sto notando che sono sempre di più gli impianti poco curati, probabilmente a causa della situazione economica generale. Da questo punto di vista mi considero un fortunato".
Il Castel Trosino viene da una tranquilla salvezza, che obietivi si pone per questa stagione?
"Uno solo: la salvezza. E se possibile senza affanni. Il nostro è un ambiente praticamente familiare, non abbiamo alle spalle la pressione dei tifosi o dei dirigenti, facciamo tutto in grande tranquillità e sono certo che potremo far bene nel corso del campionato".
Già quattro centri in questo primo scorcio di stagione, ti sei trasformato in goleador?
"Ne ho fatti tre in una sola gara e mi ha fatto piacere, ma resto sempre un centrocampista, come dicevo prima quando i ritmi si abbassano l'esperienza è importante ed aiuta a sopperire ad una mobilità che per forza di cose non è più quella di una volta".
Sabato sarete di scena ad Acquasanta, una piazza importante?
"Acquasanta è sempre una trasferta difficile, loro hanno una squadra giovane con elementi quasi tutti locali, certamente è una squadra che fa della corsa e dell'entusiasmo le sue armi migliori ma ci faremo trovare preparati".
Tu hai anche il "patentino" per allenare nel settore giovanile, sarà questo il tuo futuro?
"Ho avuto dei contatti anche con l'Ascoli ed altre società, ma a causa del doppi tesseramento ho dovuto rifiutare, magari in futuro mi piacerebbe. Per ora mi piace talmente giocare al calcio che finchè il fisico me lo permetterà, vorrei dare il mio contributo a questo sport che è parte della mia vita. In quasi vent'anni di carriera posso vantare un record personale di cui vado fiero: non sono stato mai espulso e finchè continuerò a giocare spero di non vedere mai l'arbitro che mi mostra il cartellino rosso".