Dal barcone all'Eccellenza. La storia di Ansumana Jallow
Il giovane gambiano scappato dalla fame del suo paese, si sta mettendo in evidenza con il Grottammare nel massimo campionato regionale
GROTTAMMARE. Nella file della squadra biancazzurra che veleggia in zona playoff nel campionato di Eccellenza, nelle settimane scorse ha fatto il suo esordio un ragazzo africano dalla storia molto particolare. Ansumana Jallow (foto) è un giovane gambiano scappato dalla sua terra quasi due anni fa; arrivato in Sicilia con un barcone è stato subito dirottato ad Ancona e da ottobre dello scorso anno è aggregato al Progetto Sprar di Grottammare. Non ancora diciassettenne, è fuggito da un paese dove più della metà della popolazione è in miseria, dove il reddito medio non arriva a 500 dollari annui e dove gli under 25 sono il 60% circa. Nel dicembre 2016, dopo libere elezioni, finalmente il tiranno Yahya Jammeh è stato mandato in esilio e dal 18 febbraio scorso (giusto un anno fa) in Gambia c'è il presidente Adama Barrow che lentamente sta cercando di riportare il paese alla normalità. Nonostante questo, però, i giovani gambiani – che giustamente sperano in un futuro migliore – guardano verso l’Occidente come meta per il resto della propria vita.
Ansumana, che nella sua città giocava a calcio con il Willan FC (era anche il capitano) e sognava di diventare come il suo idolo David Beckham, arrivato in Italia ha cercato subito di mettere a frutto la propria passione. Ad Ancona ha trovato ospitalità presso la Nuova Folgore, società di Seconda Categoria; ma, essendo ancora minorenne, non ha mai potuto debuttare in prima squadra; solo allenamenti e partite amichevoli che comunque lo hanno formato e gli hanno dato un’ampia visione di come il calcio viene inteso in Italia. La maggiore età l’ha raggiunta il 3 ottobre scorso e due giorni dopo era già a Grottammare, città da decenni impegnata nell’integrazione tra i popoli. Subito occupato in lavori socialmente utili dal Comune, ha conosciuto Bruno Talamonti, consigliere delegato alla Protezione Civile, nonché ex calciatore, il quale ha fatto di tutto affinché il Grottammare Calcio lo facesse allenare. Una partita amichevole contro la Samb Beretti è stata la svolta: due gol e tanta “sostanza” hanno convinto i dirigenti della gloriosa società biancoceleste a tesserarlo, aggregandolo alla squadra Juniores. Tre gettoni ed una rete con i coetanei allenati da Paolo Napoletani e domenica 11 febbraio viene portato in panchina con la prima squadra da Manolo Manoni, uno che ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani. Al primo minuto della ripresa del derby contro il Porto d’Ascoli, complice un problema fisico accusato dal bomber Dario Ludovisi e l’infortunio occorso in settimana a Davide Paregiani, Ansumana (che nella sua lingua significa Benedetto) viene buttato nella mischia e fa il suo esordio in Eccellenza: per niente emozionato, si destreggia bene lottando su tutti i palloni, mettendo in mostra dei buoni spunti oltre a quella “fame” calcistica senza la quale non si va da nessuna parte. E fa niente che il derby sia finito in parità, il suo esame è stato ampiamente positivo, tanto che il mister domenica scorsa gli ha dato ancora fiducia nella vittoriosa trasferta di Chiaravalle contro la Biagio Nazzaro: entrato al 21’ della ripresa al posto di Michele De Panicis, con la sua velocità e la sua “tigna” ha creato non pochi problemi alla difesa rossoblu, contribuendo alla vittoria finale della squadra del presidente Luigi Merli che consolida il quarto posto in classifica.
(Fonte: tmnotizie)