ALMA J. FANO. Il Presidente Russo cambia idea e resta al comando
Il numero uno granata in una lunga conferenza stampa, spiega i motivi della sua decisione e chiede aiuto alla città
FANO. Si è tenuta questo pomeriggio la conferenza stampa in casa Fano, con il Presidente Russo in collegamento da remoto, che ha esposto quanto accaduto negli ultimi giorni e i motivi che lo hanno portato a prendere le varie decisioni, tra le altre quella di cambiare idea e restare alla guida della società.
“Ringrazio tutti per la partecipazione, che da parte mia avviene a distanza per problemi logistici - esordisce il numero uno granata - riguardo alla situazione che si è venuta a creare a Fano, devo ripartire allo scorso 8 dicembre, quando ci fu la gara contro la Recanatese. In quella occasione si erano verificati degli episodi per cui mi vidi costretto a spiegare ai miei figli, presenti insieme a me allo stadio, perché la tifoseria ce l’avesse nei miei confronti. In quella occasione, la frase “Terrone Vattene” gridata da un singolo e lo striscione appeso dalla curva, con scritto “Rispetto e serietà o fuori da questa città”, oltre ad altri cori, vennero immediatamente condannati dal sottoscritto e rimarcai la possibilità di lasciare il club qualora si fossero perpetrati. Domenica mattina quando mi sono arrivate le immagini delle scritte allo stadio, il mio primo pensiero è stato quello di collegarlo agli episodi passati ed individuare i possibili autori. Solo in un secondo momento ho riflettuto sul fatto che quelle scritte non erano state firmate. Inizialmente ho pensato di non meritare questo trattamento da parte dei tifosi, ho contato fino a cento e forse avrei dovuto farlo fino a mille, ma non ce l’ho fatta. Ci tengo a dire che non ho mai pensato che quelle scritte offensive e razziste rappresentassero il pensiero della città. Le prese di posizioni pubbliche da parte delle tifoserie organizzate, che si sono dissociate dall’episodio, così come gli attestati di stima pervenuti, mi hanno fatto capire che si trattasse di atti vandalici circoscritti a singoli individui. Voglio ringraziare tutti gli ultras, che mi hanno manifestato sostegno negli ultimi giorni. Detto questo, mi rendo conto che mollare a stagione in corso sarebbe un errore e potrebbe essere preso come pretesto o disegno premeditato, del fatto che qualcuno avrebbe organizzato il tutto. Mi preme sottolineare, che il più interessato ai risultati del campo, è il sottoscritto. Al momento forse sono stato l’unico a dimostrare di voler tenere vivo il calcio a Fano, nonostante le sorprese avute nel corso della due diligence avvenuta nel corso degli scorsi mesi, ho deciso di andare avanti e penso che fino ad ora, ho onorato tutti gli impegni presi. L’amara verità è che il sottoscritto ha dovuto fronteggiare una situazione che aveva criticità organizzative ed economiche, che hanno minato il progetto che mi ero prefissato in estate. Posso garantire che la serietà ed il rispetto per Fano non sono mai mancate. Non dispongo di risorse infinite. Voglio anche far riflettere, che da dicembre a questi giorni, nessuno si è reso disponibile a fare meglio di me o comunque a dare una mano, nonostante non abbia mai chiuso la porta dell’Alma J. Fano a nessuno e continuerà a restare aperta a tutti coloro che vorranno in qualche modo aiutare. Capisco inoltre che la tifoserie arriva da sei anni di delusioni, che pesano su tutti e che hanno pesato sull’approccio della piazza nei miei confronti. Non nascondo anche gli errori, che ci portano a risultati sportivi poco positivi. Ritengo comunque che a livello di budget e sportivo, non siamo inferiori a molte squadre. Penso dunque che al momento, chi ha veramente a cuore il Fano, si debba stringere intorno alla squadra e aiutare i ragazzi a tirar fuori il loro potenziale ed evitare di compromettere ancora la stagione. Se non si fosse ancora capito, io continuerò questa avventura, perchè non scappo nel momento del bisogno di questi ragazzi, che mi hanno dato fiducia ed hanno stretto dei patti con me. Sicuramente qualcosa ho sbagliato e faccio mea culpa, probabilmente dovrò essere più presente anche fisicamente alla squadra, facendomi aiutare da chi fin qui mi è stato vicino e ci ha messo la faccia nell’Alma Juventus Fano, tra questi ci sono l’avvocato Ciani, Franco Pantaleone, Luca Alessandrini e Adriano Mattucci che ha accettato la nomina di vice presidente, con loro spero di colmare il vuoto di presenza che ho lasciato sul territorio. Saranno loro ad interfacciarsi con la squadra e le autorità e porteranno avanti il lavoro da svolgere con il settore giovanile. Un comitato che ovviamente è aperto ad accogliere nuove figure, magari fanesi, che rendano più forte il legame tra la società e la città, di cui l’Alma Juventus Fano è patrimonio”.