Dall'Eccellenza alla Serie D? Lo specialista è Max Fanesi
Seconda promozione consecutiva per lui: "Due cammini completamente diversi. Alla Samb mi hanno sorpreso gli under. Le avversarie? Complimenti al Castelfidardo, impressionato dal Vismara. Sbarbati la conferma"
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. La prima festa lo scorso anno a Rieti, Coppa Italia di Eccellenza con la Fermana, la seconda sabato sera a Grottammare con la Samb: successo rossoblù e Serie D in tasca. Insomma, per Massimiliano Fanesi (foto) sta per arrivare la specializzazione in “salto di categoria” dall’Eccellenza alla D. Lui sorride al telefono, modesto ma assolutamente competente e i fatti lo dimostrano
Max Fanesi, anche la D con la Samb: quanto è differente questo successo da quello di Rieti?
“Due storie completamente diverse: lo scorso anno abbiamo dovuto attendere fine aprile, con la finalissima per poter brindare mentre qui, come giustamente detto da Arcipreti, il campionato era di fatto chiuso a dicembre con 11 punti di distacco”.
A Femo che vittoria è stata?
“Ci sono state tante vicissitudini, un cambio societario con l’arrivo dei fermani dopo un avvio facile: sono arrivato in quel momento di passaggio. Prima è arrivata la Coppa Italia regionale contro un grande Matelica. Poi, dopo il primo turno contro la Vis Torgiano, si è presa una decisione importante, decidendo di puntare con decisione alla Coppa Italia. Senza dubbio la via più breve ma anche la più insidiosa per l’eliminazione diretta e per il fatto di incontrare squadre allestite alla grande. Alla fine siamo stati ripagati col successo finale”.
E quest’anno a San Benedetto invece?
“Qui è stata allestita un’autentica macchina da guerra anche se non sempre tutto si realizza come nei progetti. Qui si è creato un gruppo di valore anche umano e la squadra ha viaggiato sempre su livelli altissimi. Superiore all’Ancona di un paio d’anni fa? Come numeri di campionato sì ma l’Ancona arrivò anche all’atto finale di Coppa Italia e la vinse, parliamo di una squadra fortissima. Quando costruisci una squadra forte per primeggiare, le responsabilità sono decisamente maggiori”.
A detta di molti il livello dell’Eccellenza sta scendendo. D’accordo con questa analisi?
“Da quando la Samb vinse quattro anni fa direi proprio di sì, il livello è sceso. Quell’anno ad esempio ricordo Samb, Jesina, Maceratese e Piano San Lazzaro. Ricordo anche negli anni successivi Fermana e Vis Pesaro contendere il campionato all’Ancona e lo scorso anno Matelica ma anche Montegranaro e Fermana".
E quest’anno?
“Diciamo che l’onore delle armi va dato ad un Castelfidardo che è stata sempre sul pezzo e lo conferma anche in questa parte finale della stagione. Fermo restando che l’Eccellenza marchigiana è una delle migliori dell’intero panorama nazionale: basta considerare che lo scorso anno la Fermana ha vinto la Coppa Italia e il Montegranaro ha vinto gli spareggi finali. Il Castelfidardo può fare la stessa cosa: ha doti fisiche e mentali per reggere l’urto anche nel finale di stagione: inoltre se non ci fosse stata la Samb…”.
Il futuro della Samb?
“E’ una domanda che a San Benedetto si pongono tutti. Moneti sta facendo di tutto per consolidare la società, cercando soci affidabili e vagliare, se ci saranno proposte d’acquisto, se fatte da persone che abbiamo maggiori disponibilità rispetto alle sue. Il tutto per non farsi prendere alla sprovvista: l’augurio è che si faccia chiarezza prima possibile per iniziare a lavorare fin da maggio alla prossima stagione”.
Due tecnici vincenti come Gianluca De Angelis e Andrea Mosconi: quali differenze?
“Mosconi l’ho vissuto poco non occupandomi poco quest’anno di parte tecnica: è un allenatore che ha voglia di arrivare; concordo con quanto detto da lui: quest’anno è stato un riscaldamento, il prossimo anno prossimo si vedrà di che pasta è fatto questo gruppo. Non mi meraviglia che Gianluca invece stia facendo benissimo anche a Fano: sta facendo tanta, anzi troppa, gavetta. Insieme abbiamo vinto lo scorso anno ma non è servito per ripartire fin da subito. Se riuscisse a smussare alcuni angoli della sua personalità, farebbe un ulteriore salto avanti”.
Quali, Samb a parte ovviamente, la squadra e i giocatori che ti hanno colpito maggiormente?
“Ho visto solo le squadre che affrontavano la Samb e devo dire che la squadra che mi ha maggiormente colpito al Riviera è stato il Vismara: se l’è giocata a viso aperto e fatto una buona impressione. Come giocatore direi senza dubbio Sbarbati che si sta confermando dopo l’ottima annata scorsa e poi cito elementi esperti come Zonghetti e Cossa che sanno essere decisivi qui. Ci tengo però a evidenziare i giovani della Samb, li ho trovati tutti all’altezza e di livello e in una piazza come questa non è affatto semplice”.